Quel diffuso senso di coesione favorito dalla pandemia Covid prima e dal governo di unità nazionale poi è finito dopo le elezioni politiche. Lo dimostrano i sondaggi politici, da cui emerge un’accesa contrapposizione tra i partiti in uno scenario che è diventato quadripolare. Le opinioni sul nuovo governo e sulla premier Giorgia Meloni sono meno trasversali e più polarizzate, secondo quanto rilevato da Nando Pagnoncelli, che ha analizzato la questione sul Corriere della Sera. I giudizi positivi prevalgono di poco su quelli negativi per il nuovo governo (42% contro 40%), leggermente più marcata la differenza tra i giudizi positivi per la premier (44% contro 38%), secondo Ipsos. Dopo il discorso programmatico alle Camere della presidente del Consiglio, l’indice di gradimento è pari a 51 per il governo e a 54 per Giorgia Meloni.
Quindi, c’è un’apertura di credito non trascurabile, visto che la maggioranza nelle urne è minoranza nel Paese, tenendo conto del livello record di astensione. Per questo motivo non era scontato per Giorgia Meloni ottenere un giudizio positivo dal 23% degli elettori del centrosinistra, dal 27% degli elettori M5s e dal 29% degli astensionisti, quindi il suo gradimento va oltre il bacino elettorale della coalizione di centrodestra. D’altra parte, i giudizi sui ministri sono più negativi (42%) che positivi (38%). Ipsos evidenzia che tra gli stessi elettori di Fratelli d’Italia il 20% si esprime negativamente e tra quelli degli alleati il dissenso sale al 23%, a conferma dei malumori tra gli alleati.
SONDAGGI POLITICI: PRONOSTICI E DURATA GOVERNO
I sondaggi politici quando c’è un nuovo governo analizzano anche i pronostici sulla sua azione. In questo caso emergono luci e ombre. Considerando otto aree di intervento, solo per controllo dell’immigrazione e politiche fiscali emerge una previsione di miglioramento. Su ripresa economica/tenuta Più e rapporto con l’Ue c’è una spaccatura tra ottimisti e pessimisti, mentre per politiche ambientali, coesione e pace sociale, riduzione delle diseguaglianze e sostegno alle fasce sociali più deboli, rafforzamento dei diritti civili ci si aspetta un peggioramento. Nando Pagnoncelli però sulle colonne del Corriere della Sera riporta anche l’attesa e il disincanto di una persona su cinque. Per quanto riguarda, invece, la durata del governo Meloni, un italiano su quattro (27%) prevede che durerà per l’intera legislatura, il 10% per 3 o 4 anni, il 20% per un paio d’anni mentre il 18% ritiene che durerà poco.
SONDAGGI POLITICI: INTENZIONI DI VOTO E LEADER
Passiamo alle intenzioni di voto e al gradimento dei leader. Fratelli d’Italia continua a crescere, sfiorando il 30% con i 3,8 punti conquistati. A seguire il Pd che invece è in calo dello 0,3% e si attesta al 18,8%, recupera invece 0,6 punti percentuali il Movimento 5 Stelle, che è al 16%. Invece la Lega e il Terzo Polo evidenziano una flessione di qualche decimale: sono rispettivamente all’8% e 7,1%. Il calo più marcato è quello di Forza Italia: 2 punti, quindi si attesta al 6,1%. Ma nel complesso il centrodestra passa dal 43,8% al 45% grazie alla crescita di FdI di un punto percentuale e in misura minore di Noi Moderati (+0,2). Quindi, aumenta il vantaggio sul centrosinistra, che invece perde 0,7% e scende al 25,4%. Infine, i leader: escludendo Giorgia Meloni ha ottenuto quasi 20 punti rispetto a fine luglio, crescono Giuseppe Conte (+5) e Maurizio Lupi (+3), invece crolla Enrico Letta (-7), seguito da Silvio Berlusconi e Carlo Calenda (-5 per entrambi) e Nicola Fratoianni (-3).