Per gli ultimi sondaggi elettorali stilati da Winpoll per Scenari Politici sulle Elezioni Comunali a Bologna, si conferma grande favorito già al primo turno il candidato del Centrosinistra Matteo Lepore: il 61,6% dei voti oggi andrebbe al candidato sindaco bolognese, mentre si fermerebbe al 27,1% lo sfidante civico sostenuto dal Centrodestra unito, Fabio Battistini.
Dai sondaggi condotti tra il 13 e il 18 agosto emerge come il 14% degli intervistati al momento non sa ancora chi votare/non voterà: sui flussi di voto elettorali emerge come l’82% degli elettori Pd è pronto a votare Lepore (il 2% Battistini, il 9% gli altri candidati), ma è sopratutto il 40% degli elettori M5s che potrebbe concedere al candidato lanciato da Letta la palma di sindaco di Bologna già al primo turno. L’elettorato della Lega sceglie Battistini (71%) ma anche un 12% si schiera per Lepore: è in casa Fratelli d’Italia che Battistini raccogliere più preferenze, 79%, al 75% invece tra gli elettori FI.
CENTRODESTRA, FEDERAZIONE LEGA-FI AL 26%
In vista della ripresa a pieno regime delle rilevazioni per le prossime Elezioni Amministrative del 3-4 ottobre, gli ultimi sondaggi politici stilati da Antonio Noto per l’Adnkronos si soffermano sulle trame interne al Centrodestra per la composizione della tanto chiacchierata “Federazione” tra Lega e Forza Italia.
«In politica è sempre così uno più uno non fa mai due, ma uno virgola cinque. Lega e Forza Italia uniti senza Fratelli d’Italia scontenterebbero comunque una parte di elettorato che non gradirebbe questo tipo di decisione andando nel non voto o scegliendo partiti concorrenti», spiega Noto all’agenzia Adnkronos sulle prime stime di sondaggi sulla potenziale federazione chiamata “Prima l’Italia”. Il neo-raggruppamento al momento raggiungerebbe il 25-26% dei consensi, con maggioranza di contrarietà in casa Forza Italia: «solo un elettore su due è favorevole all’unione dei due partiti». Le percentuali di scontenti addirittura salgono su scala territoriale: qui infatti il 63-65% dell’elettorato di Forza Italia al Sud non gradisce l’alleanza stretta, mentre è ben più accettata nelle regioni del Nord dove la collaborazione Lega-Forza Italia è presente da decenni. «Il Sud sarebbe certamente il territorio più critico per l’alleanza. Poi è chiaro che molto dipenderà anche da come si comunicherà sul partito unico. Può darsi che i demotivati di oggi diventino i motivati di domani», conclude Noto all’Adn.
SONDAGGI POLITICI SUL GOVERNO DRAGHI: FIDUCIA AL 63%, CROLLA NEL M5S
Secondo invece gli ultimi dati presentati da Livio Gigliato dell’Istituto Piepoli su Omnibus a La7 mostrano sondaggi in lieve calo a livello nazionale per il Governo Draghi: la fiducia ad oggi viaggia sul 63%, in linea con i dati di inizio agosto e fine luglio ma in calo rispetto al 67% del 29 giugno e il 65% del 16 luglio. Quello che emerge poi dagli stessi sondaggi Piepoli è che la fiducia nel Premier Draghi resta comunque molto alta – al 67% – mentre è sui partiti che si registra un lieve calo della fiducia generale: per quanto riguarda poi gli schieramenti politici e i propri elettori, il Centrosinistra stima all’81% l’operato dell’ex Presidente Bce, mentre è al 78% per gli elettori del Centrodestra. Chi si dice invece assai più scettico su Draghi sono i simpatizzanti del Movimento 5Stelle: qui il gradimento per il Premier ‘crolla’ al 63%.