Continuiamo il viaggio tra i sondaggi politici parlando di orientamenti su diritto di cittadinanza e il “caso” Conte-007 tra Italia e Usa. Termometro politico per Coffee Break ha chiesto agli italiani «Cosa pensa delle proposte di modifiche del diritto di cittadinanza?» e il tema è decisamente divisivo: il 20,8% ha risposto «sono per lo ius soli, chi nasce in Italia deve avere la cittadinanza subito», mentre il 21% ha risposto «sono per lo ius culturae, la concessione della cittadinanza dopo un ciclo di scuola completato». Di parere diverso un 26,1% che ha affermato di preferire «che rimanesse la legge attuale» e un 30,8% secondo cui «andrebbero messe restrizioni, la cittadinanza si concede troppo facilmente». Passando “all’Italygate”, c’è un dato sorprendente: il 44,1% ha risposto «non so» alla domanda «Conte ha favorito Trump nel caso 007 italiani-Usa?». Per il 24,6% Conte ha aiutato Trump a colpire i suoi avversari politici «mentre Renzi e Gentiloni si erano comportati in modo corretto». Il 6,2% ha risposto «Sì, ma Conte sta aiutando correttamente la giustizia americana a indagare sul Russia-Gate», mentre per il 10,6% «Conte non ha colpe, a differenza dei governi precedenti». Infine, per il 14,5% «è un caso che non esiste». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 30,6, ITALIA VIVA TALLONA BERLUSCONI

Scopriamo più nel dettaglio le intenzioni di voto degli italiani dopo gli ultimi sondaggi politici effettuati da BiDiMedia. Partiamo da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, che si colloca al 5%, quindi in ascesa rispetto agli ultimi dati, e vero e proprio ago della bilancia fra le varie coalizioni. Il gruppo dell’ex presidente del consiglio starebbe minacciando seriamente Forza Italia, dato invece in calo al 5.5%, un trend negativo che sembra ormai incontrollato. In vetta, invece, troviamo stabilmente la Lega, che si conferma il primo partito d’Italia con il 30.6% del consenso, seguito dal Partito Democratico a quota 19.5%, e il Movimento 5 Stelle subito a ruota con il 19.2%. Fratelli d’Italia si conferma la medaglia di legno con 8 punti percentuali mentre più in giù troviamo +Europa, La Sinistra, Europa Verde, Siamo Europei e Cambiamo!, che toccano o sfiorano solamente il 2%, quindi al momento fuori dai giochi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SONDAGGI POLITICI: IL PUNTO SUL GOVERNO

Come ogni mattina torna l’appuntamento con i sondaggi politici, uno spazio per provare a capire le intenzioni di voti degli elettori in vista di un’eventuale tornata elettorale, ma anche quale umore serpeggia nel popolo del Belpaese in merito alla politica di oggi. Gli ultimi dati significativi sono quelli pubblicati stamane dal Corriere della Sera, e riguardano la fiducia nei confronti del governo Conte 2, quello composto da un’alleanza fra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. In base all’ultima rilevazione, cresce il gradimento verso l’esecutivo: all’insediamento il nuovo governo era apprezzato solo dal 36%, contro il 52% contrario, mentre oggi, il popolo sembrerebbe quasi equamente diviso metà, 43% di gradimento contro il 44% di contrari. Picchi massimi di apprezzamento in particolare fra gli elettori di Pd e M5s, dove le percentuali toccano quota rispettivamente di 88 e 90 punti percentuali.



SONDAGGI POLITICI: CRESCE LA FIDUCIA NEL GOVERNO

Governo che piace di più quindi, e nel contempo, aumenta la popolarità degli attori politici protagonisti dell’esecutivo, a cominciare dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, gradito dal 49% degli intervistati, seguito da Di Maio al 26, con Zingaretti e Franceschetti rispettivamente a quota 23 e 21. Da segnalare come i consensi nei loro confronti sia in crescita rispetto alle precedenti rivelazioni, frutto non soltanto delle azioni di governo ma anche della maggior esposizione ai media. Per quanto riguarda la tenuta dell’esecutivo, il 42% degli intervistati è convinto che il governo proseguirà anche nei prossimi mesi, mentre la stessa percentuale, il 42 appunto, pensa che a breve l’esecutivo cadrà. Più specificatamente, il 42% degli intervistati spera che il governo duri fino alla fine della legislatura, mentre il 25% vorrebbe elezioni immediate. Il 24%, infine, pensa che l’esecutivo dovrebbe approvare la Finanziaria per poi tornare al voto in primavera.