I SONDAGGI POLITICI DI EUROMEDIA RESEARCH SU SCIOPERO E SINDACATI
Quasi il 79% degli italiani pensano che ormai non si sente più rappresentato dai sindacati, nessuno escluso: inoltre 6 italiani su 10 pensano che lo strumento dello sciopero sia ormai inutile e antiquato. Così i sondaggi politici raccolti da Euromedia Research lo scorso 16 novembre e spiegati oggi dalla direttrice Alessandra Ghisleri su “La Stampa”, introducono il tema centrale del rapporto tra sindacati e politici dopo lo scontro durissimo nella settimana appena conclusa in merito allo sciopero generale del 17 novembre.
Il 78,8% degli elettori intervistati nei sondaggi Euromedia sottolineano infatti di non sentirsi rappresentati da nessuna sigla sindacale, dalla Cgil in giù: «il principale sospetto che scaturisce è che tutto sia funzione di una maggiore visibilità e per la parte politica una possibile leva in vista delle Elezioni Europee», così spiega Ghisleri provando a leggere i dati di un elettorato disilluso dalle sigle sindacali e per nulla convinto dagli argomenti portati in piazza da Landini e Bombardieri (segretari di Cgil e Uil) in merito allo sciopero anti-Manovra dello scorso venerdì. I sondaggi politici di Euromedia mostrano poi come il 64,4% sia convinto che gli scioperi ad oggi non portino risultati utili ai lavoratori, mentre ci “crede” solo il 20,3% (per lo più elettori di Pd, 43,7%, e Sinistra-Verdi, 56,5%). Ulteriore banco di prova di questo trend lo dimostra la risposta degli elettori intervistati da Euromedia circa lo scontro dialettico tra il vicepremier Matteo Salvini e il leader Cgil Maurizio Landini: per il 37,3% si tratta di un mero “scontro politico”, per il 25,6% è uno scontro per opportunità personali legate all’immagine di entrambi, mentre solo il 17,6% ritiene sia stato uno scontro basate su ragioni “valide”.
INTENZIONI DI VOTO E COALIZIONI: I SONDAGGI POLITICI PREMIANO ANCORA IL CENTRODESTRA
Secondo quanto rivela Ghisleri al termine del suo intervento sugli ultimi sondaggi politici Euromedia, le persone in Italia sembrano mostrare estrema sfiducia nei sindacati come nella politica in quanto «si sentono sempre più spesso siiti di decisioni che vengono prese altrove, a elite esterne ai canali istituzionali», una «crisi di rappresentanza che intercorre l’intera società, la politica e le istituzioni». Osservando poi il resto dei sondaggi politici condotti da Euromedia la scorsa settimana emerge come all’interno di questa crisi generale, comunque nella settimana dello sciopero e degli scontri politici è l’area progressista i sinistra a perdere ulteriore terreno rispetto ai giudizi sul Governo Meloni che restano in linea con il trend degli ultimi mesi.
FdI di Giorgia Meloni cresce fino al 28,5% guadagnando lo 0,5% in sole due settimane, mentre perde terreno il Pd di Schlein al 18,9%, comunque davanti seppur di poco al M5s di Giuseppe Conte al 16,8%: avanza bene la Lega di Salvini (+0,4%) fino al 8,8% davanti di un punto netta su Forza Italia, doppiando invece Azione-Calenda fermi al 4,4%. Chiudono le intenzioni di voto dei sondaggi Euromedia l’Alleanza Verdi-Sinistra al 3,4%, Italia Viva-Renzi al 3%, Per l’Italia con Paragone al 2,6%, PiùEuropa 2,5%, Noi Moderati 0,6%. Sulle coalizioni infine il Centrodestra prende ancora il largo con il 45,7% delle preferenze davanti di ben 20 punti al Centrosinistra formato da Pd, +Eu e Avs al 24,8%.