I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA DI ALESSANDRA GHISLERI: RISALE LA LEGA SOPRA IL 10%

Per chiudere la settimana politica molto intensa, i sondaggi politici pubblicati da Euromedia Research di Alessandra Ghisleri per “La Stampa” confermano il trend generale fotografato dalla “Supermedia” YouTrend aggiornata al 20 luglio (qui tutti i dati, ndr): sale infatti la Lega di Salvini che negli ultimi giorni è tornato a convincere maggiormente l’elettorato sui temi della giustizia, pace fiscale e opere infrastrutturali.



In termini numerici, il Carroccio sale oggi sopra il 10% dopo mesi calo dei consensi dopo le Elezioni Politiche: secondo i sondaggi politici raccolti da Ghisleri per “La Stampa” la Lega passa al 10,1% rosicchiando consensi a FdI di Giorgia Meloni che resta il primo partito del Paese con il 27,2% ma in calo dello 0,2% (Salvini ha invece guadagnato lo 0,3% rispetto agli stessi sondaggi della scorsa settimana). In casa Centrodestra – che resta al 45% mentre i rivali del Centrosinistra a guida Schlein non vanno oltre il 25,3% – Forza Italia sale al 7,1% mentre Noi Moderati resta sotto l’1%. Per il Pd e il M5s arrivano segnali comunque positivi con crescita al 21% per i dem e al 16,5% per i 5Stelle di Giuseppe Conte: chiudono le intenzioni di voto Euromedia l’Alleanza Verdi Sinistra in calo al 2,3%, Azione al 4,1%, Italia Viva di Renzi al 4%, Per l’Italia Paragone 1,7% e PiùEuropa al 2%.



SALARIO MINIMO, COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI: “IL 44% NON SA CHE I 9 EURO SONO LORDI”

Allargando il fronte dei sondaggi e osservando i temi economici e del lavoro, l’ottimismo degli italiani non è certo alle stelle con un’inflazione che condiziona così pesantemente la vita quotidiana: secondo i sondaggi di Ghisleri, solo il 28% è ottimista per il futuro prossimo sulle condizioni economiche della propria famiglia. «Si avverte l’esigenza di offrire risposte adeguate alla popolazione in tema di adeguamento dei salari»: è così che l’indagine Euromedia si sofferma sul salario minimo proposto in Parlamento da M5s e Pd sul quale invece è netto il “niet” del Governo che punta piuttosto a ridurre la tassazione sui lavoratori rilevando come la stragrande maggioranza dei contratti in Italia siano già protetti dalla contrattazione nazionale.



Secondo il 45,9% degli intervistati il salario minimo è uno strumento potenziale utile, il 25,6% lo accetta ma solo con incentivi adeguati al mondo del lavoro, il 16,3% invece non lo condivide affatto. Il problema è, proseguendo nell’indagine di Ghisleri, quanto si va ad approfondire cosa gli italiani sanno ad oggi del salario minimo: ecco che ci si accorge che ben il 44,2% degli intervistati non sa che i 9 euro come stipendio minimo orario fissato dalla proposta Schlein-Conte è “al lordo” e non “netti”. Lanciando una velata critica ai partiti dell’opposizione, Ghisleri sottolinea su “La Stampa” che i cittadini preoccupati dal carovita (il 59% si dice molto preoccupato) si convincono in maniera «non perfettamente razionale e documentata, i partiti hanno maggiore incentivo nell’assecondare le loro convinzioni soprattutto in vista di una giornata elettorale, piuttosto che promuovere informazione approfondita e non palliativa. Del resto ciò che conta è sempre il risultato delle urne».