Analizzate le intenzioni di voto, andiamo a conoscere gli ultimi sondaggi politici legati alla crisi in Ucraina. Partiamo dai dati di Ipsos per Di Martedì, legati a uno dei temi più caldi degli ultimi giorni: l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. C’è grande divisione: per il 37% è bene farlo in questo momento, mentre per il 36% è sbagliato farlo in questo momento. Per il 6% è sbagliato in assoluto, mentre il restante 21% ha preferito non rispondere al quesito.



Torniamo adesso ai sondaggi politici stilati da Emg per Agorà, incentrati sul possibile esito della guerra in corso tra Mosca e Kiev. Anche in questo caso c’è grande frammentazione nel giudizio degli italiani. Per il 44% degli intervistati si arriverà ad una soluzione diplomatica, mentre per il 14% si arriverà ad una vittoria militare di una delle due parti. Oltre quattro italiani su dieci, il 42% per la precisione, non sa o non indica.



SONDAGGI POLITICI: I DATI SULLA CRISI IN UCRAINA

Altra tematica molto discussa nella politica italiana e nell’opinione pubblica è quella dell’invio di armi da parte del governo all’Ucraina. I sondaggi politici di Demopolis per Otto e mezzo segnalano che il 45% degli italiani è contrario. Di parere opposto il 42%, mentre il restante 13% non prende posizione. Grande condivisione, invece, sul ruolo della Nato. I Paesi dell’Alleanza Atlantica (Italia inclusa) dovrebbero intervenire direttamente, con mezzi e truppe proprie, a supporto dell’Ucraina nella guerra contro la Russia? Solo per il 10% sarebbe necessario, mentre per l’81% ciò porterebbe ad un’escalation nucleare e al pieno coinvolgimento dell’Europa nel conflitto. Il restante 9 per cento non sa. Insomma, su un aspetto c’è grande unità di vedute: vietato consentire un allargamento del conflitto, la via diplomatica resta quella prediletta dagli italiani.

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