Dalla crisi in Ucraina all’emergenza Covid, i sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì hanno fatto il punto della situazione sul giudizio degli italiani sui principali dossier di attualità. Partiamo dalla guerra in corso tra Mosca e Kiev, la maggioranza degli intervistati non vuole entrare nel conflitto: il 46% è contrario al coinvolgimento diretto dell’Italia nello scontro. Di parere opposto il 43%, mentre il restante 11% ha preferito non rispondere al quesito.
Passiamo adesso ai sondaggi politici di Ipsos sulla pandemia: oltre sei italiani su dieci sono ancora preoccupati. Per il 62%, infatti, il Covid-19 fa ancora paura, mentre per il 27% rappresenta un problema superato. Il restante 11% non ha risposto al quesito. Infine, l’istituto ha chiesto agli italiani un giudizio sulla leadership italiani: se non ci fosse Draghi, su chi ricade la preferenza? Lo scenario è molto frammentato: il 34% ha risposto Enrico Letta e Giuseppe Conte, il 32% Matteo Salvini e Giorgia Meloni, mentre il 34% nessuno di loro.
SONDAGGI POLITICI: LE INTENZIONI DI VOTO
Passiamo adesso ai sondaggi politici di Swg sulle intenzioni di voto degli italiani. La graduatoria non presenta grandi sconvolgimenti rispetto all’ultima rilevazione, ma attenzione a chi sale e a chi scende. In vetta alla classifica troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni passa dal 21,3% al 21,5%. Piccolo passo in avanti anche per il Partito Democratico: i dem guadagnano lo 0,1% e si attesta al 21,2%. Battuta d’arresto per la Lega: il Carroccio guidato da Matteo Salvini perde lo 0,2% ed è quotato al 17%.
I sondaggi politici di Swg segnalano il ribasso del Movimento 5 Stelle: i pentastellati perdono lo 0,4% e sono al 12,6%. Forza Italia guadagna mezzo punto percentuale: gli azzurri si attestano all’8,1%. La federazione Azione/+Europa scende al 4,8% (-0,2%), mentre tra i partiti minori di Centrosinistra troviamo Mdp Articolo 1 al 2,4% (+0,2%) e Italia Viva al 2,3% (-0,4%). Infine, spazio a Verdi al 2,2% (-0,3%), Sinistra Italiana al 2,1% (=) e Italexit con Paragone al 2% (+0,3%).