SPAGNA E GERMANIA, IL MOVIMENTO “OPPOSTO” DELLA SINISTRA SECONDO GLI ULTIMI SONDAGGI POLITICI BIDIMEDIA

Dopo che negli ultimi due mesi è stata la Francia, oltre ovviamente all’Italia, la più “chiacchierata” e osservata anche nei sondaggi politici per valutare le evoluzioni della crisi politica di Macron, non occorre scordare che dopo le Europee 2024 i vari scenari nei Paesi membri non sono certo rimasti “statici”. E così nell’ultima raccolta di sondaggi presentata da BidiMedia e pubblicata il 28 luglio 2024 emerge come in due nazioni centrali per la politica europea come Spagna e Germania vi siano movimenti “opposti” per i due leader in carica, entrambi nella famiglia politica dei Socialisti e Democratici.



Se infatti il Premier Pedro Sanchez prova a recuperare terreno rispetto al primo partito di Spagna, i Popolari, in Germania il Cancelliere Olaf Scholz non accenna a crescere nei consensi sempre più “pressato” dalle altre componenti della “maggioranza semaforo”, così come dalle liste populiste di destra e sinistra (rispettivamente, Afd e BSW). Partendo da Madrid, gli ultimi sondaggi prodotti da Target Point/El Debate (e citati da BidiMedia) vedono il Partito Popolare di Alberto Núñez Feijóo calare dello 0,9% fermandosi così al 34%, mentre guadagna terreno il Partito Socialista del Premier Sanchez con un +1,2% che lo proietta al 30,8%. Nei sondaggi politici di Spagna resta al terzo posto Vox – ex Conservatori, oggi in Patrioti per l’Europa – con il 10,8%, nuova crescita record dell’1% in che settimane: dietro restano invece il blocco della sinistra in Sumar al 5,8%, Podemos al 4,9% e SALF in rialzo fino al 4,1%.



Per quanto riguarda la Germania, che il prossimo anno tornerà ad Elezioni Federali dopo i 5 anni di Governo Scholz, la SPD al potere con Verdi e Liberali non sembra ancora convincere l’elettorato che li ha da poco bocciati sonoramente alle Elezioni Europe: nei sondaggi politici Insa Poll dell’ultima settimana di luglio, la CdU cala fino al 30% pur rimanendo ancora nettamente primo partito di Germania. Al secondo posto i dati in arrivo da Berlino certificano la centralità del progetto di Weidel e Chrupalla con l’Afd, salita dell’1% fino al 18% su scala nazionale: la Spd del cancelliere Scholz è ai minimi storici, ferma al 15% e “pressata” all’11% dai Verdi e al 10% dal nuovo partito della sinistra populista, il BSW in costante ascesa. Chiudono i sondaggi politici di Insa con il 5% di FdP-Liberali e il 3% della storica sigla di sinistra in Germania, la Linke.



DALL’UNGHERIA DI ORBAN ALLA SLOVACCHIA DI FICO: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI NEL RESTO D’EUROPA

Detto di Germania e Spagna, i sondaggi politici in arrivo da diversi altri Stati membri Ue confermano la crescita generalizzata dei movimenti di destra mentre a sinistra le difficoltà sono svariate e non sempre gli exploit di un singolo partito riescono a “contenere” il calo degli alleati. In Ungheria il Fidesz del Premier Orban guadagna ancora consensi raggiungendo il 47% degli intervistati nei sondaggi Nezopont, con l’opposizione popolare al 29% e la sinistra formata da DK + MSZP all’8% su scala nazionale.

Dopo il grave attentato subito, lo SMER del Premier Fico in Slovacchia procede allungando su tutti i rivali: i sondaggi Ako Poll danno infatti il partito di governo al 23,5%, davanti ai liberali del PS al 21% e ai popolari di KDH al 7,4%. In Polonia l’eccezione che conferma la regola: i sondaggi politici di Ibris danno la coalizione al potere con il Premier Tusk (centro-sinistra) in crescita fino al 32,1%, così come la sinistra guadagna quasi 2 punti percentuali finendo all’8,7%: il PiS alleato di Meloni in Europa resta a ridosso di Tusk con il 29% ma perde il 3% netto rispetto alle ultime intenzioni di voto.