I sondaggi politici Ipsos per “Di Martedì” rivelano che il 77% degli italiani pensa che Matteo Renzi, attraverso la riforma della prescrizione, stia solo cercando di guadagnare visibilità. Infatti, soltanto il 9% è convinto che l’ex premier conduca questa battaglia veramente soltanto in nome del garantismo e contro il giustizialismo. Un’altra percentuale interessante rilevata riguarda l’emergenza connessa alla diffusione del Coronavirus, non ritenuta tale dal 62% degli abitanti del Belpaese; tuttavia, il 52% degli intervistati pensa che le istituzioni non abbiano fatto bene il loro dovere, non contribuendo a diffondere tutte le informazioni necessarie su questo nuovo virus nato in Cina. Infine, un’immancabile domanda sulle pensioni, tematica costantemente oggetto di discussioni nel governo: “Sarebbe disponibile a restare più a lungo al lavoro in cambio di una pensione più alta per i suoi figli o nipoti?”. La risposta potrebbe essere per certi versi accolta con sorpresa, poiché ben il 61% degli italiani ha detto di no, mentre soltanto il 30% si è detto d’accordo “a fare gli straordinari” per spianare il futuro dei loro giovani connazionali. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



SONDAGGI POLITICI: FIDUCIA LEADER, MELONI BATTE SALVINI

Salvini cala, Meloni sempre al top e Conte crolla: i sondaggi Ixè sulla fiducia nei leader rappresenta un dato piuttosto “iconico” della situazione attuale a livello elettorale. La Lega resta in testa a tutti i partiti ma perde terreno e voti in favore di Fratelli d’Italia mentre il Governo soffre pur rimanendo in carica perché a nessuno interno alla maggioranza conviene realmente portare fino alla crisi in questa legislatura: nel frattempo, con Salvini impegnato con ogni probabilità nel processo Gregoretti (poco fa lo stesso leader della Lega lo ha confermato intervenendo al Senato prima del voto sul via libera a procedere) nel Centrodestra le forze di leadership sono sempre più “condivise” con Giorgia Meloni. I sondaggi politici sulla fiducia nei leader vedono il Premier Conte scendere fino al 38%, rimanendo di poco davanti alla leader di Fratelli d’Italia al 35% mentre l’ex Ministro degli Interni insegue con il 31% delle preferenze. Al quarto posto troviamo il leader del Pd Zingaretti al 26%, davanti a Silvio Berlusconi al 20% e Luigi Di Maio al 19%: con il 13% all’ultimo posto, stabile rispetto agli stessi sondaggi di una settimana fa, rimane Matteo Renzi.



IXÈ (11 FEBBRAIO): LE INTENZIONI DI VOTO

Come da tradizione di questi ultimi mesi, se i sondaggi politici di Swg e Tecné tendono a concedere più consenso alla Lega di Salvini e un filo meno a Fratelli d’Italia, per i sondaggi elettorali condotti da Ixé per Cartabianca la situazione è decisamente diversa: nelle ultime intenzioni di voto prodotte per la puntata di ieri sera su Rai 3, il Carroccio viene dato stabile al primo posto con lo stesso consenso di settimana scorsa. Il problema per Salvini è che nel 28% ad oggi è solo di 8 punti percentuali sopra i rivali del Pd, risaliti al 20,1% guadagnando ben lo 0,3% in soli7 giorni: il Governo Conte-2 soffre le divisioni interne sul tema giustizia e sul nodo prescrizione (oltre a tutte le gravi crisi aziendali che si sommano in queste ultime settimane, da ultima quella di Air Italy) eppure i Dem guadagnano spazio, “rosicchiando” voti agli alleati-rivali del M5s. Dopo le dimissioni di Di Maio e il rinvio a data da destinarsi degli Stati Generali che dovranno indicare nuovo leader e programma per i prossimi mesi, il Movimento crolla ancora nei sondaggi politici e va sotto il 15% perdendo lo 0,3% rispetto ai precedenti dati Ixé.



SONDAGGI IXÈ (11 FEBBRAIO): SALE ANCORA FRATELLI D’ITALIA

Se poi si guardano gli altri sondaggi politici condotti per Cartabianca si nota come il Centrodestra sia sempre meno a guida “unica” Salvini ma si debba per forza di cose allargarsi almeno a Giorgia Meloni, stante la crisi di Forza Italia che ancora scende e finisce al 6,7% su scala nazionale. Fratelli d’Italia invece non arresta la propria crescita e ormai con il 12,7% (+0,3% in una settimana) e arriva di fatto a “sfiorare” i dati del M5s che ormai devono guardarsi più alle spalle che non cercare di inseguire Pd e Lega alle “zone alte” delle intenzioni di voto nazionali. Chiudono i sondaggi politici di ieri sera il partito di Renzi, ancora in bassa posizione a fermo al 3,2% nonostante il grande “attivismo” politico in settimana di Italia Viva impegnata ad opporsi alla Riforma Bonafede sulla prescrizione. Iv rischia di essere raggiunta da +Europa, al 2,8% anche se in calo rispetto alla scorsa settimana: sul finire dei sondaggi troviamo La Sinistra al 3%, Europa Verde al 2%, Azione-Calenda al 1,2%, Cambiamo! allo 0,9%. Cresce ancora il dato sull’astensione/indecisione, con un +1,9% che fa schizzare il dato al 38,7%.