LA SUPERMEDIA YOUTREND DEI SONDAGGI POLITICI: CALO FI, RISALE LA LEGA
Un Matteo Salvini diviso tra posizioni moderate sui vari casi spinosi giudiziari in FdI e lavori sul campo per infrastrutture, trasporti (con il dimezzamento dell’orario di sciopero treni che ha fatto infuriare i sindacati) sempre “pagare” dal punto di vista dei sondaggi politici: la Supermedia realizzata da YouTrend raccogliendo tutte le intenzioni di voto dell’ultima settimana conferma la crescita della Lega che torna verso quota 10% recuperando voti tanto in FdI quanto in Forza Italia.
Secondo i sondaggi considerati – ovvero Demopolis (data di pubblicazione: 4 luglio), Euromedia (12 luglio), Quorum (10 luglio), SWG (3 e 10 luglio) e Tecnè (1° e 8 luglio) – Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni dopo le tante polemiche di questi giorni (giustizia, La Russa e Santanché) perde un poco terreno, calando fino al 28,6% (-0,3% rispetto alla Supermedia di due settimane fa). Seguono Pd e M5s che restano sostanzialmente stabili con un timido +0,1% che tiene a 4 punti di distanza Elly Schlein e Giuseppe Conte: al quarto posto appunto la Lega di Salvini in crescita dello 0,7% e al 9,4% su scala nazionale, mentre perde terreno (-0,7%) Forza Italia di Antonio Tajani proiettata verso il Consiglio Nazionale in questo weekend. Chiudono le intenzioni di voto dei sondaggi politici YouTrend Azione di Carlo Calenda in crescita al 3,8%, Verdi-Sinistra al 3,1% appena davanti al 3% di Matteo Renzi con Italia Viva, PiùEuropa 2,4%, ItalExit 1,9%, Unione Popolare 1,7% e Noi Moderati allo 0,8%. Fronte coalizioni, il Centrodestra questa settimana sale al 46,3% staccando di 21 punti percentuali i rivali del Pd-Csx, con 15,9% 5Stelle e 6,8% l’area ex Terzo Polo.
RIFORMA FISCALE E SALARIO MINIMO, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Dati in controtendenza erano però stati registrati in parte nei sondaggi politici stilati da YouTrend e Quorum per Sky Tg24 solo lo scorso 10 luglio confermando comunque un forte momento di “movimenti instabili” tra i consensi dei singoli partiti: secondo quelle intenzioni di voto infatti FdI era data in aumento fiducia con +1,7% (fino al 29,7% su scala nazionale), la Lega confermava l’ottimo momento con un +1,3% rispetto ai medesimi sondaggi politici del 19 giugno.
Di contro, Pd e M5s venivano dati in netta difficoltà, specie il partito di Elly Schlein in calo al 19,8% con ben -0,9% di consenso per il movimento dem: nei medesimi sondaggi politici di inizio settimana veniva poi affrontato il focus su riforma fiscale (approvata alla Camera lo scorso 12 luglio) e salario minimo, le battaglie su cui Centrodestra e il “campo largo progressista” si stanno battendo in queste settimane. Ebbene, la proposta di riforma fiscale del Governo Meloni ottiene un diversificato risultato in quanto il 35% è positivo, 35% negativo e 30% non sa/non indica. Molto più spinti invece verso il salario minimo – anche se occorrere capire bene come dietro allo “slogan” il caso italiano racconta che la stragrande maggioranza dei contratti di lavoro sono collettivi e “concertati” dalle parti sociali – gli elettori italiani, positivi al 75% con la proposta di M5s e Pd, negativi al 18%, “non sanno” il 7%.