LA SUPERMEDIA DEI SONDAGGI POLITICI YOUTREND: CALO PD-M5S, FDI NON CRESCE
Per la seconda settimana consecutiva la “Supermedia” dei sondaggi politici realizzata come sempre da YouTrend per AGI certifica l’effetto “boom” della scomparsa di Silvio Berlusconi per il consenso di Forza Italia a livello nazionale. Nei sondaggi considerati fino al 22 giugno 2023 – comprende gli istituti EMG (data di pubblicazione: 19 giugno), Euromedia (15 giugno), Ixè (19 giugno), Noto (14 giugno), Quorum (19 giugno), SWG (12 e 19 giugno) e Tecnè (10 e 17 giugno) – la Supermedia certifica la crescita del Centrodestra nonostante Meloni e Salvini non abbiano guadagnato terreno negli ultimi giorni.
FdI infatti resta al 28,8% perdendo lo 0,3% nelle ultime due settimane, così come la Lega cala all’8,6% con un altro -0,3%: è invece Forza Italia che nell’immediato periodo post-Berlusconi guadagna terreno con un clamoroso +1,8% nella media singola del partito Forza Italia. Gli azzurri salgono fino all’8,8% nei sondaggi politici nazionali, riducendo il distacco dal M5s di Giuseppe Conte che non solo non decolla dopo il “ritorno” in auge di Beppe Grillo, ma anzi perde terreno scivolando al 15,5%.
EFFETTO BERLUSCONI SU FORZA ITALIA MA SULL’EREDE… GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Non sta molto meglio il Pd di Elly Schlein che al 20,4% sembra ormai aver frenato la crescita avuta dopo le Primarie dem: dietro a Fi-Lega un netto distacco porta fino ad Azione di Carlo Calenda, in perdita dello 0,3% e con il 3,5% rimastogli del fu consenso nel Terzo Polo. Non va meglio Renzi con Italia Viva che però resta a contatto dell’ex alleato con il 2,7%: chiudono le intenzioni di voto nei sondaggi politici “mediati” l’alleanza Verdi-Sinistra al 3,2%, PiùEuropa al 2,3%, Unione Popolare De Magistris all’1,4% e Noi Moderati all’1%.
La “Supermedia” delle coalizioni vede dunque imporsi l’effetto Berlusconi per il Centrodestra che guadagna terreno su Schlein & Co. (ancorati al 25%) fino a raggiungere il 47,2%, ben l’1,1% in più rispetto alla scorsa settimana. Con un’area del Centro che rimane in difficoltà – la “Supermedia” indica nel 6,2% il consenso rimasto alla pattuglia Renzi-Calenda-Magi – Forza Italia si appresta con la prossima guida di Tajani (fino al Congresso) a determinare ancora l’asse centrale all’interno del Governo Meloni. Le perplessità riguardano più che altro il futuro quando l’effetto nostalgia per Berlusconi inevitabilmente calerà nell’elettorato: come certificano i sondaggi politici di Demos-Demetra per “Il Gazzettino” dello scorso 21 giugno, pensare ad un vero erede di Berlusconi è praticamente impossibile. Per l’80% degli intervistati non esiste, il 5% indica Tajani, il 3% Meloni, il 2% un figlio/figlia del Cav: viene poi chiesto che impatto avrà la perdita dell’ex Premier per il Centrodestra nazionale, ebbene solo il 24% dell’elettorato di Forza Italia (38% generale) è convinto che la morte di Berlusconi non indebolisca il Governo Meloni.