Nella consueta rassegna di sondaggi politici del lunedì sera, i dati SWG per TgLa7 raccontano molto della settimana appena passata, tra polemiche interne al Governo sulle riaperture e sul Recovery Plan e scontro M5s-Lega sul video di Beppe Grillo in difesa del figlio (accusato di stupro di gruppo, ndr). Dopo settimane di profonda discesa nei consensi, la Lega di Salvini risale nei sondaggi con il 21,8% (+0,6% in una settimana) risultando ancora il primo partito del Paese: a seguire, stabile e statico, il Partito Democratico al 19,1%: cala invece Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia al 17,6%, con possibile parte di quello 0,4% perso in 7 giorni andato al Carroccio per la battaglia portata avanti su coprifuoco e riaperture.
Male invece, molto male con un 1% perso in solo una settimana, il Movimento 5 Stelle: dopo il video di Grillo e la scissione da Rousseau, i grillini calano fino al 17,4% tornando dietro a FdI in vista di potenziali Elezioni politiche nazionali. Sotto quota 10% troviamo invece tutti gli altri movimenti politici, a cominciare da Forza Italia cresciuta dello 0,4% fino al 6,8% nazionale: Azione di Calenda al 3,6%, Sinistra Italiana 3,1% (+0,3%), Verdi 2%, Italia Viva 1,9% (-0,2% ancora per Renzi), Mdp-Articolo 1 1,6%, Cambiamo! Toti 1,1% chiudono le intenzioni di voto Swg per questa settimana.
SONDAGGI POLITICI DOPO IL DECRETO RIAPERTURE
Non solo partiti e non solo voti, i sondaggi politici stilati per Tg La7 hanno affrontato da vicino la vera novità pubblica della settimana, ovvero quel Decreto Riaperture che dal 26 aprile scorso ha visto il ritorno della zona gialla (e degli spostamenti fuori Regione) nelle regole anti-Covid nazionali. I sondaggisti Swg hanno chiesto agli intervistati cosa pensassero delle misure adottate dal Governo nell’ultimo Dl, frutto tra l’altro di scontro acceso nella maggioranza tra Lega e Centrosinistra specialmente sul mantenimento del coprifuoco fino almeno al mese di giugno. Ebbene, il 36% degli italiani intervistati considera adeguate le riaperture rispetto all’attuale situazione della pandemia: il 34% invece si dimostra più sulla linea “Speranza”, considerando insufficienti i provvedimenti di restrizione («bisognava prendere provvedimenti più stringenti»). Infine, solo il 19% avrebbe disposto più aperture e meno regole rigide per contrastare la pandemia Covid-19 e giudica dunque l’intervento del Governo con «eccesso di prudenza».