Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei sondaggi politici e concentriamo la nostra attenzione sulle Comunali di Roma in programma nel 2021. Termometro Politico ha chiesto agli italiani se sono favorevoli o contrari alla candidatura al secondo mandato dell’attuale sindaco capitolino, Virginia Raggi, e il quadro è ben delineato: il 66,8% è contrario, mentre solo il 25,1% è favorevole. Il restante 8,1% ha preferito non rispondere. I sondaggi politici di TP hanno poi acceso i riflettori sulla possibile alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: per il 6,8% i giallorossi si alleeranno dal primo turno, mentre per il 42,1% andranno separati all’inizio per poi allearsi al secondo turno. Per il 41,3%, invece, non faranno alcuna alleanza né al primo né al secondo turno. Il restante 9,8% ha preferito non rispondere a questo quesito. (Aggiornamento di MB)
SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 24%, SALVINI TALLONATO DAL PD
Nei sondaggi politici espressi da Ixè per Cartabianca si assiste ad una duplice, parallela “tallonatura” in atto sui due partiti vincitori delle ultime elezioni politiche: la Lega di Matteo Salvini è sempre il primo partito d’Italia ma non va oltre al 23,9%, con vicinissimo ormai il Pd di Zingaretti che pur rimanendo stabile al 22% resta incollato al partito del Carroccio. Di contro, il Movimento 5 Stelle dilaniato da crisi interne e con in più ora il “caos” Ponte Morandi-Aspi ad imperversare, non va oltre il 15,4% con Giorgia Meloni e FdI che rimangono attaccati col 13,8% su scala nazionale. Le intenzioni di voto Ixè confermano un buono stato di forma del Centrodestra che con anche Forza Italia al 7,2% resta la coalizione favorita in eventuali prossime elezioni post-Covid: a completare i sondaggi politici ci pensano poi Più Europa al 3,1%, La Sinistra al 3%, Italia Viva di Renzi al 2,6%, Europa Verde all’1,9%, Azione Calenda all’1,6% e astensione-indecisione che sale ancora al 39,3%.
SONDAGGI BUTTARONO (7 LUGLIO): IL CALO DEL PREMIER CONTE
Sempre nei sondaggi politici Ixè si è cercato di andare oltre alla semplice “intenzione di voto” per provare a tastare il polso ai prossimi mesi decisivi per la crisi economico-sociale nei tempi del Covid-19: il Governo Conte, al netto dei problemi sui decreti e il piano di rilancio, viene considerato stabile tanto da finire la legislatura nel 2023 per il 36% degli italiani intervistati. Il 23% ritiene che l’esecutivo giallorosso durerà almeno fino all’elezione del Capo dello Stato nel 2022, mentre il 14% sostiene che crollerà dopo l’emergenza coronavirus; da ultimo, il 13% è convinto che Conte cadrà entro pochi mesi con il crescere della crisi globale nel nostro Paese. Nell’intervista esclusiva al nostro quotidiano, Carlo Buttaroni (presidente dell’istituto di sondaggi Tecnè e direttore di T-Mag) ha analizzato da vicino il momento del Presidente del Consiglio: «La fiducia in Conte, in calo, è al 34%. Il premier gode di una sorta di attenzione, di immunità proprio dalle categorie più tutelate, mentre presso gli altri italiani il suo apprezzamento sta scendendo rapidamente. Ma anche lui rischia di finire travolto dallo tsunami che si sta preparando: il blocco dei licenziamenti non può durare all’infinito, altrimenti le imprese saranno costrette a fallire».