Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei sondaggi politici e concentriamo la nostra attenzione sui dati di Demopolis per Otto e Mezzo. L’istituto ha fatto il punto della situazione in vista delle prossime elezioni Regionali e non mancano i colpi di scena. In Veneto lo scenario sembra già delineato: il presidente uscente Luca Zaia ha un vantaggio di ben 40% sul primo contendente, partita che sembra già chiusa. Scenario non troppo distante in Campania: Vincenzo De Luca ha un vantaggio di oltre 10% sull’avversario Stefano Caldoro, riconferma pressoché certa. Nelle altre Regioni, invece, il futuro è tutto da scrivere. Giovanni Toti è dato in vantaggio in Liguria, anche se molto dipenderà dal candidato che lo affronterà, mentre in Toscana Giani è in vantaggio sulla Ceccardi. Nelle Marche il candidato di Cdx Acquaroli è in vantaggio sui candidati di Csx e M5s. Infine, la Puglia: per i sondaggi politici di Demopolis, sarà sfida all’ultimo voto tra Emiliano e Fitto. (Aggiornamento di MB)



SONDAGGI POLITICI: LEGA 26%, PD OLTRE IL 21%

Mentre il Governo è impegnato a dirimere i prossimi decreti e piani di rilancio non senza difficoltà – costante è la guerra M5s-Pd-Italia Viva – i sondaggi politici Demopolis emersi in questa ultima settimana tra giugno e luglio non sorridono granché per le forze di maggioranza ma nemmeno per il Centrodestra: la Lega infatti resta al 26% e non cresce più, con il 31% dello scorso febbraio che sembra lontani anni luce. Non fa meglio il Pd che resta in scia con il 21,2% dei consensi e impegnati nella sfida a distanza con il Movimento 5 Stelle per la leadership all’interno del Governo: i grillini perdono ancora terreno, seppure lieve, fermandosi al 15,8% appena davanti da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che con il 15% insidia la compagine pentastellata. Chiude l’area di Centrodestra una Forza Italia al 6% che vive i giorni del presunto “scandalo sentenza Berlusconi” e che potrebbe recuperare consenso magari già dalle prossime rilevazioni di sondaggi elettorali.



SONDAGGI NOTO (24 GIUGNO): GLI ITALIANI E LA CRISI

Chiudono le intenzioni di voto dei sondaggi politici Demopolis LeU-Sinistra Italiana al 3,4%, Italia Viva di Matteo Renzi al 3,3% e Azione Calenda al 2,5% su scala nazionale. A rappresentare uno snodo particolarmente attinente all’attualità per tutto il Paese ci pensano invece i sondaggi di Noto per Il Sole 24 ore che provano ad indagare gli effetti della crisi con l’estate ormai iniziata: il 56% dei rispondenti al sondaggio non andrà in ferie quest’anno tra timori per il Covid e crisi economica profonda in cui versano molte famiglie. Il 16% degli italiani ha registrato ricavi pari ad oltre la metà dei compensi rispetto a quanto riceveva prima del lockdown, mentre un altro 20% dichiara di aver visto una riduzione delle entrate del 30%: solo il 21% ammette di non avere problemi di liquidità ma ad esempio l’11% dichiarata di aver già consumato tutti i risparmi mentre il 12% dice che i soldi potranno durare solo fino a fine agosto. Per tutti questi motivi, il 46% degli italiani intervistati da Noto prevedono futuro peggiore di oggi, il 36% parla di “crisi moderata” e solo l’11% è ottimista per il Paese.

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