Nei sondaggi politici espressi da Nando Pagnoncelli di Ipsos per il Corriere della Sera di oggi 1 marzo l’emergenza Coronavirus è inevitabilmente “contaminante” l’analisi dei trend elettorali di queste ultime settimane, con la crescita e discesa dei vari partiti a seconda anche del giudizio degli intervistati per l’incidenza e le mosse dei politici in questo delicatissimo momento per il nostro Paese. A livello di numeri però, il dato che resta stabile è quello che vede la Lega ancora primo partito con il 31,6% dei consensi a fronte del 32% che segnava prima delle Elezioni Regionali in Emilia Romagna. Salvini regge, anche se non guadagna tanto quanto la sua principale alleata Giorgia Meloni: vola ancora Fratelli d’Italia che con il 13,3% ha di fatto raggiunto il Movimento 5Stelle sempre più in crisi al 14% su scala nazionale. La fase di forte crisi interna al Governo per “motivi” grillini (Autostrade, tema giustizia, legge elettorale) si è cristallizzata con l’emergenza Coronavirus ma non si è certo risolta con la forte distanza tra Renzi, Pd e M5s che rischia infatti di portare il Governo verso un remoto ma non impossibile ricorso a “governassimi” o comitati di “salvezza nazionale”.
SONDAGGI NOTO (1 MARZO): IL RUOLO DI CONTE NEL CORONAVIRUS
Sempre sondaggi Ipsos ma passando al Partito Democratico, i dati politici di questa settimana non sono buoni per Zingaretti e Franceschini: 19,6%, di nuovo sotto la soglia “psicologica” del 20% e un futuro tutt’altro che certo. I numeri di Pagnoncelli mostrano poi una crisi costante per il partito di Renzi, con Italia Viva che cala ancora al 3,5% e non “decolla” dopo la forte opposizione interna al Governo Conte-bis voluta dal suo leader. Completano le altre intenzioni di voto Ipsos, Forza Italia al 6,3%, Sinistra-LeU all’1,8%, Più Europa all’1,6%, Azione Calenda all’1,6%, Europa Verde al 2,5%, mentre è altissimo ancora il numero degli astenuti-incedisi, arrivati fino al 40,6% degli aventi diritto al voto. Interessanti e più legati all’attualità “stretta” anche i sondaggi politici di Noto condotti per Il Giorno: «Più di un cittadino su due, il 52 per cento, teme che lui stesso o qualcuno della propria famiglia possa essere contagiato nei prossimi giorni, solo il 37 per cento della popolazione invece si sente completamente al riparo», spiega il direttore Antonio Noto che però non limita a questo il dato allarmante sul Covid-19. Per il 62% vi è anomalia tra le scelte attuate dal Premier Conte in questi giorni di massima emergenza Coronavirus: i provvedimenti non “collimano” con l’invito alla calma professato dal Governo in questi ultimi giorni. La paura c’è e il Conte-bis al momento non convince affatto i cittadini elettori.