Continuiamo il nostro viaggio tra i sondaggi politici e lo facciamo con le rilevazioni di Ipsos per Di Martedì. Come evidenziato dall’esperto Nando Pagnoncelli, l’opinione pubblica si divide sul leader della Lega Matteo Salvini, considerato il principale responsabile della caduta dell’esecutivo gialloverde, anche noto come Conte 1. Alla domanda «Secondo lei oggi Salvini…» il 45% ha risposto che «è un leader che ha fallito», mentre il 44% ha risposto che «resta un leader vincente». Il restante 11% rappresenta gli indecisi. Passando invece al Governo M5s-Pd, per il 51% il tenore di vita resterà invariato ma filtra un dato allarmante: per il 26% peggiorerà, mentre solo per l’11% subirà un miglioramento. Infine, una riflessione sugli sconti fiscali per chi usa carte e bancomat: il 51% degli intervistati sostiene che si tratta di una buona idea, mentre è di parere contrario il 38%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI, I DATI SULLA MANOVRA

Sempre da Cartabianca e sempre tramite i sondaggi politici di Ixè, sottolineiamo un secondo aspetto interessante in merito alle urgenze della politica tutt’ora in corso d’opera: a due giorni dall’annuncio del Nadef e con i lavori per la Manovra Economica ufficialmente cominciati al Mef, viene chiesto ai cittadini intervistati cosa ne pensano in merito ai contenuti della prossima Legge di Bilancio che il Governo Pd-M5s-LeU sta mettendo in cantiere. Per il 40% verrà mantenuta la promessa del blocco dell’aumento Iva, sbandierata da Conte e Di Maio ancora in questi giorni; per il 14% invece vi sarà l’abbattimento del cuneo fiscale, mentre per il 9% verrà confermata la riforma pensionistica di Quota 100 già attiva sotto il Governo Lega-M5s. Per il 8% è invece il salario minimo ad essere introdotto con la nuova Manovra, stessa cifra per la conferma del reddito di cittadinanza; da ultimo, il 7% è convinto che vi saranno ulteriori interventi a favore del Mezzogiorno dopo la presentazione della Finanziaria 2019-2020. (agg. di Niccolò Magnani)



IXÈ (30 SETTEMBRE): RENZI SALE MA NON SFONDA

Secondo gli ultimi sondaggi politici pubblicati da Ixè Cartabianca – che storicamente danno una Lega sempre qualche punto in meno rispetto ad altri istituti di sondaggistica – Salvini è ancora più in calo di consensi rispetto alle scorse settimane, con il Governo giallorosso invece dato se non in ottima forma quantomeno in “buono stato”. I dati registrano una perdita netta dello 0,2% nell’ultima settimane per tutti i grandi partiti, mentre è autentico boom di Fratelli d’Italia che cresce fino all’8,6% su scala nazionale: Pd al 21,6% e M5s al 21% lottano per il secondo posto dietro alla Lega in testa al 29,7%, mentre Forza Italia accusa un ritardo fino al 6,9%, nonostante Berlusconi abbia guadagnato uno 0,4% negli ultimi sette giorni. Chiudono la lista dei sondaggi +Europa al 2,3%, La Sinistra al 2,3%, Europa Verde all’1,5%. Non sfonda ancora il partito di Matteo Renzi che pure in una sola settimane sale dal 2,9% al 3,9% e si candida ad un ruolo sempre più “centrale” nel Governo giallorosso formatosi poco prima della sua scissione dal Partito Democratico.



EMG ACQUA (27 SETTEMBRE): CHI INCIDE PIÙ NEL GOVERNO?

Le intenzioni di voto restano ancora in “stallo” rispetto agli ultimi giorni di forte passione politica tra Manovra e polemiche sulle nuove “tasse”, ma cambiano decisamente alcuni “dettagli” che fanno la differenza nell’azione politica di un Governo. Alla domanda posta dai sondaggi politici di Emg Acqua dello scorso 27 settembre – «Chi conta di più nella maggioranza di Governo? – la risposta varia eccome rispetto al precedente esecutivo gialloverde dove i due vicepremier avevano un ruolo decisamente maggiore come impatto e potere rispetto al Presidente del Consiglio. Con il “Conte-bis” invece il Premier torna alla riscossa e per il 46% è il vero uomo-politico interno alla maggioranza; per il 19% chi conta invece maggiormente è Matteo Renzi, un numero comunque imponente per chi ha appena fondato un mini-partito in aperta scissione dal Pd, pur rimanendo nel Governo. Di Maio vede calare decisamente il suo peso politico rispetto al recente passato e solo per l’11% è il vero uomo di peso interno al Governo; da ultimo, il Segretario Pd Zingaretti ottiene la fiducia solo del 9% degli elettori intervistati in merito alla “dirigenza” del Conte-bis.

TECNÈ (27 SETTEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

La Lega si conferma il primo partito in Italia nei sondaggi politici, ma nel contempo, è il gruppo che perde di più rispetto ad una settimana fa. Secondo quanto rilevato in collaborazione fra l’istituto Tecnè e l’agenzia Dire, il partito di Matteo Salvini è in prima posizione a quota 31.9 punti percentuali, ma con un punto in meno rispetto alla rilevazione di sette giorni fa. Seconda posizione per il Movimento Cinque Stelle, con il gruppo guidato dall’attuale ministro dell’estero, Luigi Di Maio, che si assesta sul 20%, perdendo comunque 0.5 punti rispetto ai dati della scorsa settimana. Sembra invece in risalita il Partito Democratico, che si piazza alle spalle dei grillini, medaglia di bronzo, con il 18.6%, in crescita dello 0.4 rispetto alla settimana passata. Rimangono stabili gli altri partiti, con Forza Italia di Silvio Berlusconi medaglia di legno a quota 7.8% (perde lo 0.2), seguito a ruota dal solito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 7.5 (+0.2% rispetto a sette giorni fa). Italia Viva di Matteo Renzi rimane invece il gruppo outsider con il 4.8%, più o meno i dati rilevati negli ultimi giorni.

SONDAGGI POLITICI, LEGA AL 31.9%,

Infine +Europa, La Sinistra e i Verdi, registrano una percentuale rispettivamente del 2, 1.8 e 1.7, rimanendo più o meno stabili. Da quanto si evince, quindi, il Carrocco non ha perso consensi nonostante la “scissione” dal Governo, anche se il gruppo di Salvini è comunque in lenta discesa rispetto a quando lo stesso stava al comando, molto probabilmente per una minore esposizione mediatica (le ospitate in tv e radio, nonché nei vari tg), dello stesso ex ministro dell’Interno. Per quanto riguarda l’attuale esecutivo, invece, più di un italiano su due, precisamente il 55% degli intervistati, non sembra avere fiducia nel governo composto da una maggioranza Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, mentre il 32% ha sensazioni positive, con il 12.8% infine che non ha un’opinione propria. La sfiducia è leggermente cresciuta nelle ultime settimane, passando dal 52.4% all’attuale 55.2, crescendo negli ultimi sette giorni dello 0.1%.