Nei sondaggi politici espressi da Ixè a Cartabianca è stato posto l’accento sulla crisi dell’ex Ilva con il Governo che la prossima settimana incontrerà ancora i vertici di Arcelormittal per evitare l’addio dei nuovi gestori e la conseguente, temibile, chiusura dell’industria più grande del centro-sud. Agli elettori intervistati è stata chiesta «Ilva rischia la chiusura. A suo parere il Governo riuscirà a trovare una soluzione per evitare la chiusura dell’ex Ilva?». Ebbene, nonostante nelle intenzioni di voto la Lega guadagni sempre sul Governo, il 45% sembra fidarsi ancora del Premier Conte sul salvataggio dell’ex Ilva: il 35% invece boccia l’intera gestione di Pd-M5s-Iv-LeU della crisi di Taranto, mentre il 20% ammette di non sapere cosa rispondere. Se si entra nelle pieghe dei singoli elettorati, il 60% del M5s si fida in una positiva chiusura del dossier Ilva, mentre il valore scende e molto tra i Pd (40%) e ancora meno nel Carroccio (33%).
SONDAGGI IPSOS (12 NOVEMBRE): RENZI “DIVIDE”
Il ruolo di Matteo Renzi, tra gli scontri su Ilva e Manovra e non solo, nel Governo giallorosso è il tema affrontato da una delle domande inserite nei sondaggi politici di Ipsos: ebbene, a domanda netta, «Matteo Renzi sta aiutando di più…» e per il 42% quel sostegno è paradossalmente dato più all’opposizione (42%) che non al Governo (27%). Secondo l’elettorato intervistato, le continue liti e frizioni interne di Italia Viva contro il Governo Conte-2 minano la tenuta della maggioranza con Pd e M5s che pagano l’insofferenza alle “bordate” di Matteo Renzi. Italia Viva resta tra il 4 e il 5% in quasi tutti gli istituti demoscopici nazionali, eppure le manovre dell’ex Premier possono aiutare da vicino la Lega e il Centrodestra che vorrebbero far concludere al più presto il governo Conte-2 per andare subito alle urne. A livello elettorale infatti, la coalizione Salvini-Meloni-Berlusconi cresce senza sosta lasciando invece i “timori” tutti in casa dem-5Stelle.
IPSOS (12 NOVEMBRE): REGIONALI EMILIA ROMAGNA, LEGA AL TOP
Non solo Cartabianca, nuovi sondaggi politici ieri sera sono giunti anche sulla “concorrenza diretta”, ovvero a DiMartedì su La7 con l’ennesima affermazione di una sostanziale crisi per il Governo Pd-M5s-Iv-LeU anche sul fronte Regionali. Dopo l’Umbria a rimanere a rischio per il Centrosinistra è anche l’Emilia Romagna: di certo Bonaccini è un candidati maggiormente conosciuto e stimato da un buon elettorato in regione, ma la crisi nazionale di Pd e soprattutto M5s rischia di poter gravare sulla campagna elettorale emiliana. Per i sondaggi di Pagnoncelli (Ipsos) il 53% è convinto che le Regionali le vincerà la Lega e il Centrodestra unito attorno a Lucia Borgonzoni, mentre solo il 29% è convinto che il Centrosinistra con il Pd in testa possa reggere l’urto con Bonaccini. Passando poi alla domanda conseguente e diretta sulla durata effettiva del Governo Conte-2, il 48% è convinto che durerà molto poco dopo il voto emiliano mentre il 43% resta dell’idea che la legislatura sarà ancora piuttosto lunga.
IXÈ (12 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO
I sondaggi politici espressi ieri da Cartabianca muovono ancora una volta osservazioni, rischi e timori nelle acque della maggioranza per quanto i numeri elettorali arrivano a “condannare” la politica attuale del Movimento 5 Stelle, il più in crisi anche entrando in questa nuova settimana. La crisi dell’Ilva prosegue, la Manovra entra nel vivo e le Regionali in Emilia restano uno “spauracchio” fino almeno a quando Di Maio deciderà se accordarsi a Bonaccini, presentare un proprio candidato (ma i tempi stringono) o addirittura non partecipare al voto. Nel frattempo Salvini gongola e la Lega vola al 32,6% negli ultimi sondaggi Ixè presentati ieri da Bianca Berlinguer: il guadagno netto dello 0,6% in una sola settimana è secondo solo a quello del Pd che guadagna con ogni probabilità voti dai grillini delusi. +0,9% per il Partito Democratico, con il 21% che ispira Zingaretti a proseguire nella strada del Governo Conte-2 tenendo a “freno” gli alleati-rivali Di Maio e Renzi. Già, Italia Viva è l’altro partito in lieve crescita con il 4,3% che guadagna uno 0,4,% secco in 7 giorni: rimane nella crisi giallorossa di fatto la parte più “gialla”, con inevitabilmente il caos attorno all’ex Ilva di Taranto che in questo momento pesa e non poco.
SONDAGGI IXÈ (12 NOVEMBRE): LA CRISI DELLA SINISTRA
Il centrodestra continua il proprio volo nei sondaggi politici stilati per il 12 novembre: non solo Salvini ma anche la Meloni con Fratelli d’Italia non sta a guardare: 9,6%, cifre altissime e quasi mai raggiunte prima vedono guadagnare nell’ultima settimana “solo” lo 0,1% ma in proiezione quel 10% di soglia potrebbe realmente essere superato a breve. Chi perde terreno è invece Forza Italia con lo 0,5% perso da Berlusconi secondo i sondaggi politici di Ixé: di certo una mini-crisi dovuta alla crescita dei sovranisti e alle liti intestine interne tra Carfagna e anti-colonnelli. La crisi vera invece è per la Sinistra: sia quella dei Radicali, con +Europa che galleggia al 2,7% (guadagnandosi sì lo 0,5% ma rimanendo sempre sotto il 3% da mesi ormai), La Sinistra all’1,8% ed Europa Verde all’1,3%. In Spagna il Psoe e Podemos crescono fino al Governo, in Germania i Verdi spopolano ma in Italia il blocco di sinistra ancora stenta, almeno guardando i sondaggi elettorali di tutti i principali istituti demoscopici.