Gli ultimi sondaggi sono pressoché concordi nel fotografare l’attuale equilibrio di forza tra i partiti politici in campo. Dopo la crisi di governo, costata cara a Matteo Salvini in fatto di gradimento personale, la Lega si conferma comunque primo partito secondo l’istituto Demopolis, che ha condotto una rilevazione per “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber. Il Carroccio con il 32,5% è in testa davanti al Pd, secondo partito con il 23,2%. Il nuovo esecutivo ha donato nuova linfa anche al MoVimento 5 Stelle, risalito al 21,8%, mentre gli altri partiti di centrodestra faticano a beneficiare del calo di consensi di Salvini: Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni, secondo l’Istituto Demopolis con il 7% dei consensi supera di mezzo punto Forza Italia di Silvio Berlusconi al 6,5%. Sinistra-Leu, anch’essa al governo, si attesta al 3%. Ultimo dato sull’affluenza: oggi voterebbe il 71% degli aventi diritto. (agg. di Dario D’Angelo)
SONDAGGI POLITICI: PER IL 45% SALVINI HA SBAGLIATO AD APRIRE CRISI
Prosegue il nostro viaggio tra gli ultimi sondaggi politici elettorali dopo la nascita del Governo M5s-Pd e la caduta dell’esecutivo gialloverde. E continua la discussione a proposito della scelta di Matteo Salvini, segretario federale della Lega, di spingere per la crisi con i grillini. L’ex ministro dell’Interno è ritenuto il principale responsabile della rottura tra le due forze di maggioranza, che avevano lanciato il “Governo del cambiamento”, e gli elettori non sembrano essere d’accordo con la sua decisione: le rilevazioni Ipsos per Itv Movie constatano che per la maggioranza relativa degli italiani il leader del Carroccio abbia sbagliato. Alla domanda “Salvini ha fatto bene ad aprire la crisi di Governo?”, il 45% degli intervistati ha risposto “no”, mentre il 33% ha risposto “sì”. Il restante 22 per cento “non sa, non indica”. Dati che fanno riflettere in casa leghista… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI: GOVERNO M5S-LEGA “BATTE” ESECUTIVO GIALLOROSSO
La maggioranza degli italiani non è entusiasta del Conte-bis: gli ultimi sondaggi politici lo confermano, a partire dalle rivelazioni Ipsos per Itv Movie. Il 54% degli intervistati ha ammesso che il Governo M5s-Pd non gli piace, più di un elettore su due. Solo il 35% ha invece risposto “Sì” alla domanda “Le piace il nuovo Governo giallorosso?”. Il restante 11% è composto dagli indecisi. Prevalgono dunque i giudizi negativi, con Nando Pagnoncelli che ha sottolineato: «E’ un esecutivo un po’ speciale perché nasce da una crisi che ha spiazzato gli elettori». Senza dimenticare che «alla fine di luglio due italiani su tre che erano convinti che il Governo sarebbe andato avanti, auspicio di quasi metà degli italiani tenendo conto dei bacini di M5s e Lega». Un dato che appare lampante da un altro sondaggio: tra il Governo M5s-Lega e quello M5s-Pd, il 36% assegna la sua preferenza a quello gialloverde e il 32% a quello giallorosso. «Non sa, non indica» il 32%. Pagnoncelli ha commentato: «L’esperienza del governo gialloverde aveva suscitato aspettative crescenti, con provvedimenti simbolo che avevano consolidato il grado di consenso. Ma il tradimento da parte della Lega porta a un cambiamento di alleanza, che peraltro tiene conto del fatto che il M5s ha avuto un crollo di voti alle Europee e ha modificato internamente la composizione del proprio alleato, che si dichiara un po’ di più di Centrosinistra». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI: QUANTO VALE IL “PARTITO” DI CONTE
Gli ultimi sondaggi politici sono concordi nel dire che il leader emerso con maggiore autorevolezza dalla crisi di governo è Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio che si è fatto “garante” della nuova alleanza tra Pd e MoVimento 5 Stelle. Ma quanto varrebbe, oggi, un partito guidato da Conte? Come riportato dal sondaggio condotto da Emg Acqua per la trasmissione di Rai3 Agorà, oggi “se Conte fondasse un nuovo partito avrebbe un potenziale reale espresso oggi dall’elettorato pentastellato”. Il 59% degli elettori grillini si dice infatti positivo rispetto all’ipotesi di votare un partito di Giuseppe Conte. Per quanto riguarda il totale degli italiani, il 6% degli intervistati dice che “certamente sì” assegnerebbe la sua preferenza al partito dell’attuale premier, mentre il 15% dice “probabilmente sì”. Totale? Un 21% di consensi “personali”, o quasi…(agg. di Dario D’Angelo)
SONDAGGI POLITICI: WEBER, “SE PD E M5S NON VINCONO…”
Intervistato dal Sussidiario.net sugli ultimi sondaggi politici, ha parlato quest’oggi il direttore dell’Istituto Ixè Roberto Weber provando ad approfondire le trame intricate legate alla crisi di Governo, al calo di Salvini e al nuovo esecutivo Pd-M5s che sembra non convincere a fondo l’elettorato. «Noi di Ixè a differenza di quasi tutti gli istituti di sondaggi non siamo mai arrivati a dare il 36% alla Lega, abbiamo sempre dato di meno. Il calo in questo momento esiste, questo è vero, e si vede dalla perdita di fiducia di Salvini, che ha perso 16-17 punti percentuali nel gradimento degli italiani. Questo però non significa che abbia visto erosa la sua popolarità, visto che con il 32% è secondo dietro a Conte che ha il 49%», spiega Weber che poi si sofferma “nodo” Centrodestra. Come dice Berlusconi, solo uniti Forza Italia-Lega-FdI possono battere l’armata “giallorossa” di Pd e M5s, altrimenti una Lega “da sola” non può ad oggi combattere contro il Conte-bis: «Ritengo ci siano tensioni interne nella Lega, che ancora non emergono, però dal punto di vista delle prospettive di lungo respiro il rapporto con l’Europa è dirimente». Secondo il n.1 di Ixè con la Lega sovranista il rapporto di un nuovo Centrodestra è di difficile costituzione: «la Lega non ha trovato agganci in Europa, è rimasta isolata e se i 5 Stelle e il Pd non colgono questa opportunità allora sarà solo colpa loro di non aver creato le condizioni per un successo».
EMG ACQUA (12 SETTEMBRE); LE INTENZIONI DI VOTO
Le intenzioni di voto con un Governo appena insediato possono non significare molto, eppure nella complicata situazione italiana servono eccome i sondaggi politici per fare capire in primis dove tiri ancora il consenso elettorale dei protagonisti di una sfibrante crisi di Governo; in secundis, con le fratture interne che già si intravedono tra Pd e M5s non è per nulla da escludersi una crisi dell’esecutivo anche tra qualche mese. Intanto, tra il dire e il fare c’è di mezzo la Lega che nonostante la perdita netta di consensi dopo la crisi di Governo galleggia ancora piuttosto bene al 33,3% dei consensi registrati dagli ultimi sondaggi politici pubblicati questa mattina da Agorà (programma di Serena Bortone della mattina di Rai3, ndr). Al secondo posto troviamo, staccato di ben 10 punti elettorali il Partito Democratico di Zingaretti che resta comunque in vantaggio rispetto al M5s dato ad oggi al 19,7%, non di più. Regge ancora Forza Italia al 7,8% – pur dopo la scissione con il “Cambiamo insieme” di Toti (dato all’1%) – ma insegue da vicino Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 7% su base nazionale. Chiudono i sondaggi +Europa al 2,6%, La Sinistra all’1,8% e l’Europa Verde all’1,2%.
SONDAGGI EMG (12 SETTEMBRE): CONTE PIACE, GOVERNO NO
Il Premier Conte piace, il Governo del Premier Conte molto meno: questo in sintesi il risultato della seconda parte di sondaggi politici presentati sempre da Agorà questa mattina. Il Governo Pd-M5s-LeU viene bocciato infatti dal 48% degli elettori ma se si guarda il dato sui singoli leader politici il Presidente del Consiglio nutre ancora di parecchia fiducia: il 43% concede consenso al Premier “gialloverde” divenuto “giallorosso” in un mese, mentre per il “simbolo” della crisi di Governo Matteo Salvini il secondo posto pesa molto, visto che è sceso fino al 41% dopo aver toccato ampiamente quota 50% negli scorsi mesi. Resta comunque altissimo come consenso, il che suggerisce agli altri partiti – come hanno più volte ripetuto gli avversari ex dem Richetti e Calenda – di «non dare per morto il nemico». Al terzo posto (come confermato anche nei sondaggi politici di ieri di Ixè per il Secolo d’Italia) troviamo Giorgia Meloni al 29% di fiducia, davanti a tutti i leader dell’attuale Governo: Di Maio al 27%, Zingaretti al 24%, Renzi al 16% e Beppe Grillo al 15% di consenso su base nazionale. In mezzo, regge al 18% il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.