Dopo la caduta del primo Governo Conte, i dati espressi dai sondaggi Emg Acqua conducono ad una schietta “verità” per i singoli partiti specie quelli ora al Governo: il 58% avrebbe spinto per andare subito ad elezioni, come proponeva il Centrodestra, mentre “solo” il 39% spingeva per un nuovo Governo come poi si è formato con il Conte-bis appoggiato da Pd-M5s-LeU. Entrando nelle pieghe dei singoli elettori, la via delle Elezioni era scelta dal 19% dei dem, dal 39% dei M5s e dal’86% del Carroccio; per il Governo Conte-bis invece solo il 12% dei salviniani, il 60% dell’elettorato 5Stelle e il 78% dei sostenitori del Partito Democratico. Un dato che racconta in poche righe come in realtà il 40% dell’elettorato grillino non fosse e non è per nulla convinto di essere passato ad una alleanza con il nemico storico “dem” e qui, con ogni probabilità, si spiega la frenetica tensione interna alla base M5s con perdita di consenso sul leader Di Maio.



TERMOMETRO (SETTEMBRE): 35% RITIENE AUTOREVOLE IN UE IL GOVERNO CONTE-BIS

Secondo i sondaggi politici espresso da Termometro Politico il Governo Conte-bis è sì nato impopolare rispetto ai precedenti e ultimi esecutivi ma cela dentro di sé un “vantaggio” che l’elettorato al momento gli riconosce, pur non scegliendolo come prima opzione nelle intenzioni di voto in vista delle prossime Regionali. Alla domanda netta, «con il nuovo Governo l’Europa concederà più flessibilità», gli elettori intervistati concordano per il 35% con l’opzione «sì perché siamo più autorevoli» ritenendo Pd-M5s-LeU con maggior forza di “stima” rispetto al precedente Governo con Salvini al Ministero degli Interni. Per il 24,6% delle risposte, l’Ue sarà più benevola con l’Italia perché il Conte-bis accetterà di perdere maggiore sovranità (e dunque l’ipotesi di Salvini), mentre il 10,8% sostiene «saranno più benevoli ma sarà un danno per il Paese aumentare deficit e debito». Per il 5,3% “non saranno più flessibili e per fortuna, il debito è già troppo elevato» mentre il 18,1% ritiene che l’Europa è e resterà sempre troppo rigida e austera e non concederà alcuna flessibilità al nuovo Governo giallorosso.

EMG (12 SETTEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Alla vigilia della prima vera settimana del Governo Conte-bis, i sondaggi politici condotti in questi ultimi giorni la “preparano” come un punto di curiosità importante da parte dell’elettorato che dalla nascita della nuova alleanza giallorossa non ha espresso finora grande considerazione per l’asse Pd-M5s-LeU. La Lega in queste giornate post crisi di Governo pur perdendo diverso consenso rispetto ai primi giorni di agosto non indietreggia di troppo e resta in testa alle intenzioni di voto in vista dei prossimi decisivi mesi di elezioni Regionali (Umbria, Calabria e Emilia Romagna). Osservando i sondaggi politici espressi da Emg Acqua durante la prima puntata di Porta a Porta dell’anno (lo scorso 12 settembre), si può ben notare come il Carroccio resti saldamente al primo posto con il 33,35% dei consensi, seguito dal Pd a distanza ancora siderale (23%). In salita ma non troppo il Movimento 5 Stelle che nonostante il nuovo Governo resta al 19,7% secondo Emg Acqua, mentre resta a galla nei bassifondi anche Forza Italia col suo 7,8% su scala nazionale. Chiudono la lista Fratelli d’Italia, cresciuto fino al 7% in questa crisi di Governo, +Europa (2,6%), La Sinistra all’1,8%, Europa Verde all’1,2% e la nuova formazione politica di Giovanni Toti nata dalla scissione da Berlusconi, 1% per Cambiamo Insieme.

SONDAGGI EMG (12 SETTEMBRE): LA FIDUCIA NEI LEADER

Dai partiti ai leader politici, i sondaggi espressi da Emg Acqua identificano anche il consenso personale che i principali protagonisti di questa lunga crisi di Governo hanno perso/guadagnato nel periodo agostano. Ebbene, il Premier Conte resta in forte fiducia dell’elettorato con il 43% che ammira e stima la sua leadership anche nel nuovo Governo M5s-Pd-LeU: resiste ma perde terreno rispetto ad agosto Matteo Salvini, al 41% e per nulla sconfitto del tutto dal Conte-bis, mentre è autentico boom di Giorgia Meloni con il 29% guadagnato nella coerenza politica di questi mesi sempre all’opposizione. Di Maio al 27% è in caduta libera, Zingaretti al 24% non decolla nonostante l’arrivo del Pd a Palazzo Chigi mentre Berlusconi al 18% fa addirittura meglio di Matteo Renzi, “regista” della Conte-bis ma non cresciuto nei consensi dei sondaggi politici. All’ultimo posto, dopo anche il presunto scandalo che ha coinvolto il suo figlio 18enne, Beppe Grillo al 15% della fiducia.