Nei sondaggi politici prodotti da Emg Acqua per La7 lo scorso 1 luglio il volo della Lega è davvero eloquente: dopo una settimana di caso Sea Watch 3, dell’arresto della capitana Carola Rackete fino alla salita sulla nave ong dei parlamentari di Pd, +Europa e Sinistra Italiana, il partito di Salvini vola al 38%, sfiorando vette mai raggiunte da nessun partito di Centrodestra e vicino al “boom” del Pd di Renzi dopo le Europee 2014. I dati delle intenzioni di voto freschissime parlano di autentico boom: Lega appunto al 38%, Pd fermo al 22,6% – dunque senza una netta crescita dopo l’azione di Delrio e Orfini a bordo della Sea Watch 3 – e M5s in calo costante al 17.2%. Forza Italia resta di un briciolo davanti a Fratelli d’Italia, con la crisi continua di Berlusconi che al 6,5% si appresta ad un’estate-autunno tutt’altro che semplice dopo le forti divisioni interne al partito che non aumentano di certo una già difficile situazione elettorale. Indicativo però, nella settimana del caso Sea Watch-Carola, come l’unico partito in crescita è proprio la Lega di Salvini: come ripeteva nei giorni scorsi un ex Ministro tedesco della Spd – oggi residente a Firenze – «la salita dei dem sulla nave dei migranti porta un’autostrada di voti alla Lega». A giudicare da questi primi sondaggi, la profezia è di fatto raggiunta.
IPSOS (GIUGNO): CONTE IL LEADER PIÙ AMATO
Sondaggi politici, una delle sorprese più interessanti riguarda la percentuale dei leader più amati: secondo l’ultima rilevazione dell’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli per Il Corriere della Sera, è Giuseppe Conte il leader più amato. Il premier del governo gialloverde si attesta al 52% ed approfitta del calo di consensi di Matteo Salvini per salire in vetta alla classifica: il segretario federale della Lega ha infatti perso 4 punti percentuali e va al 49%. Un dato da non sottovalutare: ben il 10% in meno rispetto al mese di marzo. In calo anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che si attesta al 25%. Passando alle rilevazioni riguardanti l’esecutivo M5s-Lega, l’area di Governo scende di sette punti percentuali nel gradimento degli italiani, ma non solo: per la prima volta si attesta sotto il 50%, precisamente al 45%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, LEGA AL 34,5%
La Lega di Matteo Salvini resta saldamente al primo posto nelle intenzioni di voto prodotte nei sondaggi politici Emg Acqua: il Carroccio prosegue la sua tenuta in cima a tutti i partiti italiani anche se perde un mezzo punto percentuale rispetto ad una sola settimana fa (pesa il braccio di ferro sulla Sea Watch, il vero fatto politico della scorsa settimana). 34,5% per la Lega, quasi un 10 di punti di distacco dalla seconda forza nel Paese, ovvero il Pd di Nicola Zingaretti. Interessanti i dati invece prodotti sul M5s: i grillini sono dati in recupero, dal 17,9% all’attuale 19% con Di Maio che torna in “crescita” dopo mesi di perenne crisi del “suo” Movimento sia durante le varie tornate elettorali che nello scontro-confronto interno alla maggioranza gialloverde. Per tutti gli altri partiti, intanto, il futuro resta fosco specie in casa Forza Italia: l’8,5% resta ancora molto basso per Berlusconi e Co, alla vigilia dell’imminente Consiglio Nazionale dove si conoscerà il futuro prossimo del movimento azzurro fondato nel 1994. Importante è l’affermazione di Fratelli d’Italia al 6,7%, anche se cala di qualche punticino rispetto al 7% di una settimana fa: per gli altri partiti, +Europa è dato al 2,9%, La Sinistra al 2% e Europa Verde allo 0,9%
SONDAGGI EMG ACQUA (25 GIUGNO): IL FUTURO DEL M5S
Nel corso delle altre domande effettuate dai sondaggi politici di Emg presso gli elettori intervistati, interessante la considerazione fatta in merito alla tenuta del Governo Conte e al futuro stesso del Movimento 5 Stelle in costante “oscuramento” dalla stella di Matteo Salvini. Ebbene, alla domanda quanto durerà il Governo gialloverde, per il 17% non si arriverà a fine settembre, il 28% ritiene invece che almeno il 2019 Salvini e Di Maio lo dovrebbero ultimare, mentre il 44% ancora ritiene che il Governo Conte possa durare fino a fine della Legislatura. Decisamente più indicativa la risposta al sondaggio su quale possa essere il futuro del Movimento 5 Stelle: per il 38% non si può prescindere dal leader attuale, Luigi Di Maio, riconfermato in fiducia dalla sua base. Il 46% non si esprime ma critica comunque la leadership del Ministro del Lavoro. Da ultimo, viene di fatto “bocciato” come nuovo leader Alessandro Di Battista (solo il 16% lo ritiene adatto al posto di Di Maio): ergo, ad oggi, per il M5s non esiste una reale alternativa a Di Maio.