La scelta di andare alle urne per le Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria è stata unicamente dettata dalla piattaforma Rousseau con gli iscritti M5s che hanno sconfessato la linea di Di Maio e Casaleggio che preferivano “staccare” per gli Stati Generali e ripresentarsi dalle prossime tornate elettorali: i sondaggi politici seguono la medesima linea dei grillini intervenuti nella votazione online la scorsa settimana e per il 61% di loro – secondo i dati contenuti nei sondaggi YouTrend – la scelta di presentarsi staccati dal Pd è stata corretta. Il 30% degli elettori dem ritiene che faccia meglio al Pd stesso la corsa in solitaria, mentre il 44% di oro considera il voto M5s come un favore dato al Centrodestra a guida Salvini. A livello generale, le distanze sono molto più “neutre”: il 37% ritiene pessima la scelta di andare separati alle Elezioni Regionali, il 33% è concorde alla scelta del M5s e il 30% si astiene/non sa. Prendendo spunto poi ai sondaggi politici emersi ieri ad Agorà con Emg Acqua, il rapporto M5s-base vede un ritorno “di fiamma” per il leader Luigi Di Maio: alla domanda secca, “alle prossime elezioni chi dovrebbe guidare il Movimento 5 Stelle», crolla decisamente la quotazione del Premier Conte sceso al 17% e visto ormai troppo “assimilabile” al Partito Democratico. Il 61% è pronto a riconfermare Di Maio, il 19% ritiene che nessuno dei due dovrebbe guidare i 5Stelle, ma un outsider (Di Battista? Fico?…).



YOUTREND (28 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

L’ultima supermedia dei sondaggi politici condotta da YouTrend-Quorum per Agi – che ogni fine settimana pondera la media di tutti i principali dati analizzati dagli istituti demoscopici italiani – conferma per la seconda settimana consecutiva una battuta d’arresto importante della Lega di Matteo Salvini. Più di un istituto ha rivelato come il Carroccio tra “sardine”, caos Mes e polemiche nelle Regioni del nord (amministrate dalla Lega) per le ultime emergenze del maltempo abbia qualche difficoltà: Salvini resta in testa al 32,7% ma perde in una sola settimana lo 0,8%. Di contro, il Governo non sfonda anch’esso attraversato da non poche difficoltà tra Manovra, Ilva, Alitalia, lo stesso Mes e i rapporti molto testi tra le stesse forse che lo compongono: il Pd avanza fino al 19,3%, il M5s al 16,7% ma non “sfondano” e devono anche registrare il calo di Matteo Renzi con Italia Viva (4,8%) dopo l’inchiesta sulla Fondazione Open che ha rimesso al centro lo scontro renzismo-magistratura.



SONDAGGI YOUTREND (28 NOVEMBRE): LEGA GIÙ MA CDX AL TOP

Nella restante parte dei sondaggi politici YouTrend è da segnalare ancora l’ascesa di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni che punta dritto – come risultato in media – a quel 10% mai raggiunto prima: FdI al 9,7%, Forza Italia resiste al 7,1% recuperando voti alla stessa Lega Salvini. Chiudono le intenzioni di voto “classiche” i dati su La Sinistra (2,1%), +Europa (2%) e Verdi all’1,5%. Tenendo invece conto dei sondaggi riguardo alla media quindicinale nel confronto tra Governo Conte II e opposizione di Centrodestra, Salvini può tornare a sorridere visto che nonostante la sua Lega sia in leggero calo la coalizione non ne risente, anzi: il Governo giallorosso crolla al 42,9% al 28 novembre, mentre il Centrodestra corre al 50,6% approfittando delle liti e contrasti interni alla maggioranza Pd-M5s-Iv-LeU. Le prossime Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria saranno certamente punti di non ritorno per molte questioni politiche, non da ultimo la possibilità o meno del Governo Conte-bis di rimanere in sella anche oltre l’inverno 2019-2020.