SONDAGGI POLITICI PRE-GOVERNO MELONI: RISALE LA LEGA, CROLLA IL PD
Nel consueto aggiornamento del lunedì sera su TgLa7 con gli ultimi sondaggi politici di Swg, emerge come nella settimana delle prime sedute del Parlamento qualche lieve calo viene registrato per i primi tre partiti in Italia per consenso attualmente: da Meloni a Letta passando per Conte, il calo è evidente soprattutto in casa Partito Democratico e non può che nel breve periodo peggiorare vista la partenza in rampa di lancio ormai del nuovo Governo Meloni, superato il dissidio forte interno tra la prossima Premier e Silvio Berlusconi. Mentre il litigio tra Forza Italia e Fratelli d’Italia al Senato portava il rischio rottura della coalizione, i sondaggi politici dimostrano come Berlusconi non abbia perso consenso: anzi, guadagno lo 0,1% e si porta al 7,5% dietro comunque ad Azione-Italia Viva all’8,1% e alla Lega di Salvini, anch’essa in risalita all’8,5% dopo il ko alle Elezioni Politiche.
Per FdI invece resta saldo il ruolo di primo partito nel Paese e in Parlamento: 27,4% che stacca ormai di 10 punti abbondanti il secondo in classifica nelle intenzioni di voto, ovvero il Pd di Letta caduto fino al 17% perdendo lo 0,5% in soli sette giorni. M5s cala dello 0,2% ma resta a tallonare i Dem con il 16,7% su scala nazionale. Chiudono i sondaggi politici di Swg tutti gli altri partiti “minori”: dai Verdi-Sinistra che salgono fino a 4,1% guadagnando nettamente lo 0,3%: segue PiùEuropa di Bonino al 3,3%, ItalExit di Paragone al 2,5% e Unione Popolare di De Magistris all’1,1%. Ad oggi l’astensione secondo i sondaggi Swg resta al 35%, mentre tutte le altre liste sommate non vanno oltre il 3,8%.
IL FUTURO DEL PD NEI SONDAGGI POLITICI: IL 33% VUOLE SCIOGLIERLO, IL 40% RIFONDARLO
Dalle intenzioni di voto emerge come al momento il partito più in difficoltà sul fronte consenso, secondo gli ultimi sondaggi politici, resta il Pd di Enrico Letta: avviati verso un Congresso con ancora più ombre che luci, con i candidati al momento non pienamente esposti (vedasi Stefano Bonaccini o Dario Nardella) e con un Segretario uscente che deve comporre i gruppi parlamentari per impostare l’opposizione nei primi mesi del Governo Meloni non riuscendo però a trovare compattezza con gli altri gruppi non in maggioranza, ovvero M5s e Terzo Polo. Secondo i sondaggi politici stilati da Demos-Demetra per “La Repubblica”, le opinioni attuali sul futuro del Pd gravitano su posizioni tutt’altro che “positive” per la Segreteria uscente: il 20% ritiene infatti che serva al più presto un congresso con le regole già esistenti, per poter scegliere il prossimo leader.
Il 33% addirittura vuole lo scioglimento del Partito Democratico per impostare un nuovo campo progressista nel Centrosinistra: infine, il 40% degli elettori hanno risposto ai sondaggi politici Demos che intendono rifondare il partito Pd, con nuovo statuto e potenziale nuovo nome. Se poi occorre andare direttamente al “totonomi” per il prossimo Segretario, i rispondenti al sondaggio hanno decisamente pochi dubbi: Stefano Bonaccini è il favorito a succedere ad Enrico Letta con il 26% delle preferenze, davanti al 9% di Elly Schlein, 4% di Pier Luigi Bersani, 3% Paola De Micheli (l’unica candidata effettiva alle primarie al momento, ndr), 3% anche per Conte e Letta, 2% per Carlo Calenda, 42% non sa o non vuole rispondere.