I sondaggi politici SWG resi noti dal TgLa7 di Enrico Mentana hanno intercettato il parere degli italiani non solo rispetto ai partiti ma anche su uno dei temi più annosi dell’attualità del Belpaese: il nodo di Alitalia. La compagnia di bandiera, che continua a perdere un milione di euro al giorno, sembra aver esaurito il proprio credito con gli italiani se è vero che il 55% degli intervistati nel sondaggio si è detto in “disaccordo” con l’ipotesi di un intervento diretto da parte dello Stato con risorse pubbliche nel capitale della compagnia aerea. Soltanto il 25% degli intervistati si è detto d’accordo con l’idea che lo Stato si occupi direttamente del salvataggio di Alitalia, in linea con la posizione del governo, decisa a sostenere un nuovo prestito nella speranza che emerga una soluzione di mercato. Il 20% non è stato in grado di assumere una posizione. (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI POLITICI, LA FIDUCIA NEI LEADER

Rimanendo ancora alle intenzioni di voto espresse da Tecné nell’ultima infornata di sondaggi politici, oltre ai partiti è stata rivolta la domanda sulla fiducia “personale” nei singoli leader per capire se vi è ancora la quasi completa identificazione del movimento con il proprio leader-guida. Ebbene, il risultato è sempre il medesimo da mesi ormai: la Lega in testa e di contro anche Salvini guida la classifica dei sondaggi Tecné in merito al consenso personale: la percentuale dei giudizi positivi a favore dei leader elencati ha visto al 23% delle scelte il n.1 del Carroccio, appena davanti alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. La crescita a vista d’occhio della ex An prosegue, sbaragliando in credibilità la concorrenza dei leader di Pd, M5s, Forza Italia e Italia Viva: al terzo posto troviamo infatti Nicola Zingaretti (21%) mentre tra i leader degli attuali partiti – per questo non è inserito il Premier Conte nel particolare sondaggio – Di Maio insegue a fatica al 19%, allo stesso dato numerico di Silvio Berlusconi. Chiude all’ultimo posto, dopo l’inchiesta Open e la nascita di Italia Viva, l’ex Premier Matteo Renzi: solo il 9% degli intervistati lascia giudizi positivi sull’ex sindaco di Firenze, rendendo dunque più complessa l’ascesa del nuovo partito presente al Governo con istanze però molto polemiche. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI TECNÈ (2 DICEMBRE): BALZO LEGA AL 34,7%

I dati Tecné non da oggi inquadrano la situazione della politica italiano con un “surplus” di consenso per la Lega e un Italia Viva più “frenata”: lo abbiamo visto nei sondaggi politici stilati per Agenzia Dire ma anche ieri sera per l’ultima puntata di Quarta Repubblica. Il Carroccio resta in testa con il 34,7%, stabile rispetto alla scorsa settimana, e con un balzo decisamente in avanti rispetto al risultato pur in ascesa fotografato dal sondaggio Swg per La7. È però il Governo in generale a calare più di tutti, con un Pd al 19% (dopo il 19,6% di fine novembre) e soprattutto con il M5s al 15,8% (-0,1% rispetto a sette giorni fa): dopo le difficoltà su Mes e Manovra, la fiducia in Zingaretti e Di Maio cala di fronte alla contemporanea ascesa del Centrodestra a guida Salvini e Meloni. Già, i Fratelli d’Italia secondo i sondaggi politici Tecné salgono ancora al 9,5% (+0,5%) mentre Forza Italia “tiene” ancora all’8,2% con un lieve incremento rispetto ad una settimana fa. Frenata invece dall’inchiesta Open e dai riflettori mediatici “negativi” è Matteo Renzi con Italia Viva che cala al 4,1% perdendo lo 0,3% in soli sette giorni. (agg. di Niccolò Magnani)



SWG (2 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Tradizionale appuntamento con i sondaggi politici nel TgLa7 del lunedì sera. Nell’edizione del telegiornale delle 20 è stato il direttore Enrico Mentana a presentare i risultati dell’ultima rilevazione dell’istituto SWG, che ha fotografato la situazione di consenso relativa ai partiti. La Lega si conferma al primo posto, con Matteo Salvini che torna a salire dopo la scorsa settimana portandosi dal 33,1% al 33,8% (+0,7%). La sensazione è che la vicenda del Mes abbia pagato in termini di consenso per chi ha utilizzato una strategia d’attacco, meno per chi ha utilizzato un approccio conservativo sul tema. In attesa di vedere gli eventuali effetti dello scontro in aula tra Conte e Salvini sul fondo salva-Stati, il Pd perde lo 0,4% scendendo al 17,7% dal 18,1% mentre il MoVimento 5 Stelle affonda al 15,5% in calo di un punto netto rispetto a sette giorni fa.

SONDAGGI POLITICI SWG: CROLLO M5S E FORZA ITALIA

Perde lo 0,1% anche Fratelli d’Italia rispetto ad una settimana fa, ma resta al 10%, soglia psicologica importante da mantenere per il partito di Giorgia Meloni. Numeri in picchiata per Forza Italia, il cui abbraccio coi sovranisti non sembra pagare in termini di consensi: il partito di Silvio Berlusconi perde infatti lo 0,9% in sette giorni scendendo dal 6% al 5,1%. In calo anche questa settimana Italia Viva di Matteo Renzi, che perde lo 0,6% e scende dal 5,5% al 4,9%: da capire se abbiano pesato le notizie sull’inchiesta sulla fondazione Open. Più probabilmente, però, tutti questi segni meno sono dovuti all’ingresso di Azione, il partito di Carlo Calenda che si presenta con il 3,3%, un risultato già equivalente a quello riportato da Sinistra italiana (+0,2%). Stabili al 2% i Verdi e +Europa all’1,6%. Perde lo 0,3% Cambiamo! di Giovanni Toti attestandosi all’1%.