Non si arresta la crescita della Lega: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi, in particolare quello effettuato da Winpoll per il Sole 24 Ore. Il partito guidato da Matteo Salvini tocca il suo record: ha raggiunto il 38,9 per cento dei consensi. Si aggiunge poi il dato importante relativo a Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni è al 7,4 per cento. E questo vuol dire che i due partiti di destra arriverebbero al 46,3 per cento insieme. Non servirebbe l’alleanza con Forza Italia, che si ferma al 6,7 per cento. Numeri che garantirebbero una maggioranza ampia in Parlamento. Tutti gli altri invece restano indietro al momento, a partire dal Pd che si attesta al 23,3 per cento. I dem restano comunque secondo partito nei sondaggi politici. Disastroso invece il risultato del Movimento 5 Stelle che sarebbe addirittura sotto il 15 per cento: la rilevazione Winpoll lo stima al 14,8 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI EUROMEDIA: PARTITO CONTE? BOCCIATO
Secondo la casa di sondaggi politici Euromedia Research un possibile scenario avanzato in queste ultime settimane da più di un analista politico è l’istituzionalizzazione del premier Giuseppe Conte come possibile leader di un “nuovo” Movimento 5 Stelle più di governo e meno di lotta che possa traghettare fuori dalla crisi un partito rimasto “incastrato” dalla subalternità alla Lega e dalle sconfitte elettorali. Con la Lega che continua ad avanzare nei consensi, il M5s qualche strategia per uscire dalla crisi la dovrà trovare: i sondaggi Euromedia chiedono allora agli elettori intervistati «Supponiamo che il Presidente del consiglio Giuseppe Conte decida di fondare un nuovo partito politico, Lei sarebbe propenso a votarlo?». La risposta è netta e “secca”, per nulla dell’idea che Giuseppe Conte possa divenire leader di qualsivoglia partito: solo il 2,3% sarebbe concorde per un nuovo “partito-Conte”, mentre più possibilisti il 6,2%. Cifre pesanti invece lo “condannano”: il 21% dice “probabilmente no”, mentre a bocciarlo definitivamente ci pensa il 42,4% degli utenti intervistati.
SONDAGGI IZI (LUGLIO): FLAT TAX BOCCIATA DA MAGGIORANZA ELETTORI
Uno dei cavalli di battaglia della Lega di Matteo Salvini, la flat tax, divide non solo il governo ma anche gli italiani. La famosa “tassa piatta”, che il leader del Carroccio si è detto intenzionato a varare nella prossima Manovra, secondo un sondaggio Izi verrebbe vista di buon occhio soltanto dal 39% degli italiani. Tra i partecipanti all’indagine, il 26% si è detto contrario alla misura economica proposta dalla lega, mentre il 35% non indica o non sa. Molto curioso vedere come tra i favorevoli alla flat tax il 44% sia rappresentato da pensionati e il 35% da nuclei familiari composti da 4 e più persone. Tra le categorie di persone maggiormente contrari all’applicazione della riforma fiscale sulla base della tassa piatta abbiamo i disoccupati (30%). I più indecisi risultano essere invece i single (47%). (agg. di Dario D’Angelo)
LEGA BOCCIATA DAGLI IMPRENDITORI DEL NORD
La Lega corre sì nei sondaggi politici e con Salvini si proietta a potenziale vittoria per eventuali elezioni anticipate, ma il Carroccio deve stare attento ai segnali che arrivano dal loro stesso mondo-fortino che ha garantito finora grande consenso elettorale e potere politico: secondo i sondaggi politici stilati da Assindustria Venetocentro e resi pubblici da Termometro Politico, gli imprenditori del nord iniziano ad essere stanchi e delusi dalle politiche del Governo gialloverde. Il problema non è la Lega ma l’alleanza coi 5Stelle che rischia però di diventare un boomerang per la base produttiva e motore trainante d’Italia assieme alla Lombardia: «Dopo un anno perso per la crescita e ingenti risorse orientate più all’assistenza che allo sviluppo, non perdiamo l’occasione della prossima legge di Bilancio. Ora bisogna andare al punto vero per la ripresa e concentrare ogni spazio disponibile di spesa Se l’esecutivo punterà su questo, se avrà la forza e la volontà politica di ribaltare la scelta di aumentare la spesa corrente e di tagliare gli investimenti pubblici, e non ingaggerà la solita gara demagogica, gli imprenditori sapranno come sempre trainare nuovamente il Paese fuori dalle secche», spiega in una nota la Presidente di Assindustria Venetocentro, Maria Cristian Piovesana. I sondaggi indicano che un imprenditore su due boccia l’esecutivo guidato dal Premier Conte: 31,4% boccia Lega-M5s assieme, il 14,6% lo fa molto pesantemente. I giudizi positivi sono il 12,9% mentre quelli «appena sufficiente» solo il 40,2%.
TECNÈ (26 LUGLIO): LE INTENZIONI DI VOTO
I sondaggi politici stilati da Tecnè lo scorso 26 luglio certificando quanto ci stiamo dicendo ormai da un mese a questa parte: la Lega è molto più vicina al 40% dei consensi che non al “passo da gambero” dopo il successo delle Elezioni Europee e si appresta a proseguire nello “spadroneggiare” a livello di immagine contro tutto e tutti. M5s, Pd, Forza Italia, sono tutti in difficoltà e solo Salvini sembra crescere: dopo la Tav, il Russiagate e anche il “caos” sulla moto d’acqua del figlio a Milano Marittima, il Ministro dell’Interno cresce ancora nei sondaggi e arriva al 38,1% anche in piena crisi di Governo “ufficiosa”. Il tema della Giustizia, la Tav e l’Autonomia saranno i tre punti assieme alla Manovra sui quali si misurerà la tenuta del Governo gialloverde ma al momento l’unico rischio che può vedere all’orizzonte il Carroccio è il teorema dell’uomo solo al comando contro tutti che già ha mietuto vittime illustri nel recente passato politico, da Berlusconi a Renzi. Fino a che però il consenso rimane e i fatti danno conferma delle promesse di Salvini, la Lega resterà là in alto dove ora campeggia su tutti gli altri partiti: M5s resta sotto scacco al 17% e non sembra riuscire a smuoversi dalla crisi interna e dalla subalternità con la Lega pur avendo la maggioranza dei seggi in Parlamento.
SONDAGGI TECNÈ (26 LUGLIO): SORPASSO VERDI SULLA SINISTRA
Il Partito Democratico invece in una sola settimana, davanti all’ennesimo scontro Zingaretti-Renzi e con il “caso Bibbiano” che incombe, cala nei sondaggi politici Tecnè e passa dal 23,6% del 18 luglio scorso al 22,7% del 25 luglio appena passato. La crisi c’è, specie perché nello stesso periodo Salvini è passato dal 37% addirittura al 38,1%: per Forza Italia la crisi invece è in corso da tempo e non si riesce ad andare oltre al 7,8%. In questi giorni è nata “Altra Italia”, un nuovo progetto politico “federativo” con il quale Berlusconi vuole riunire le anime di centro-destra alternative alla Lega: nelle prossime settimane si vedranno i primi esiti nei consensi elettorali anche se al momento la scommessa sembra alquanto rischiosa per come se la sta passando Forza Italia in questi ultimi mesi. Infine, nei sondaggi politici vediamo il sorpasso dei Verdi (2,1%) sul La Sinistra (1,4%), mentre si conferma in ottima salute Fratelli d’Italia che tiene al 6,3% nonostante il bacino elettorale sia molto affine alla Lega di Salvini.