L’ipotesi crisi di Governo M5s-Lega torna di moda dopo la spaccatura tra le due forze di maggioranza sulla Tav al Senato e non è dunque da escludere un ritorno alle urne. Per questo motivo i sondaggi politici sono più importanti che mai in queste ore per capire l’orientamento dell’elettorato in questo momento storico Come vi abbiamo riportato, la Lega è saldamente il primo partito con il 37,5%, dato superiore anche al boom registrato alle elezioni europee 2019 (34,26%). Stabile il Partito Democratico, al 22,6% in calo dello o,14% rispetto al 26 maggio scorso, mentre il Movimento 5 Stelle è fermo al 17%. Da segnalare un pesante -1,1% per Forza Italia, oggi al 6,9%, mentre Fratelli d’Italia non si discosta dall’ottimo risultato delle Europee. Il dato di cui vi abbiamo già parlato e che assume grande rilevanza è quello legato al Centrodestra unito: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia superano il 50%, garantendosi così l’abbondante maggioranza nelle due Camere. Campanello d’allarme per M5s e Centrosinistra… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, I DATI SULLA TAV
In Senato è il grande giorno della Tav, quello in cui si discutono le sei mozioni presentati dai partiti e si verifica la tenuta tra Lega e MoVimento 5 Stelle sulla base delle rispettive convinzioni sul tema della Torino-Lione. Ma cosa ne pensano gli italiani dell’Alta Velocità? Gli ultimi sondaggi politici sulla la linea ferroviaria ci dicono che la maggior parte degli italiani è favorevole alla realizzazione dell’opera: in particolare sette su 10 hanno espresso il loro consenso alla Tav in un sondaggio di Demos per Repubblica. La rilevazione ha analizzato un altro tema di divisione nel governo: l’autonomia differenziata Se a favore della Tav si dice il 70 per cento degli intervistati ha espresso una valutazione positiva con voto superiore al 6 (contrario solo il 26%), per l’autonomia i favorevoli sono il 60% degli italiani. (agg. di Dario D’Angelo)
SONDAGGI POLITICI, SALVINI VOLA
Sondaggi politici elettorali, nuove dinamiche nelle intenzioni di voto degli italiani. Come vi abbiamo riportato, le ultime rilevazioni di Termometro politico per Coffe Break hanno confermato che la Lega è il primo partito: seppur in calo di qualche punto percentuale, il Carroccio di Matteo Salvini è saldamente in testa con il 37,5 per cento. Segue il Partito Democratico con il 22,6 per cento, non distante dal risultato ottenuto alle Elezioni Europee, mentre il Movimento 5 Stelle si colloca terzo al 17 per cento. Derby infuocato in casa Centrodestra: Forza Italia (6,9%) è insidiato da Fratelli d’Italia (6,2%). Troviamo infine gli altri partiti di Centrosinistra: +Europa al 2,2%, La Sinistra al 2%, i Verdi all’1,9% e il Partito comunista all’1,1%. Il Centrodestra unito arriverebbe tranquillamente al 50%, trainato dalla Lega di Salvini, mentre la possibile intesa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle non andrebbe oltre il 39,6%, non distante dall’attuale asse Lega-M5s.
SONDAGGI POLITICI: “ITALIANI NON VEDONO MIGLIORAMENTI ECONOMICI”
Lo scenario politico è in continuo mutamento e attenzione al ritorno di Silvio Berlusconi, come evidenziato da Mannheimer ai nostri microfoni: la “federazione” di Centro volutamente fortemente dal Cavaliere «è una buona idea». Abbandonando per un momento i dati relativi ai partiti, un sondaggio di Tecnè per Dire ha evidenziato un quadro preoccupante per quanto riguarda l’economia: gli italiani non percepiscono dei miglioramenti rispetto al 2018. Il 10 per cento degli intervistati ha notato un miglioramento: solo uno su dieci, dunque, un quadro poco soddisfacente per il Governo. Il 46 per cento del campione non vede deigrossi mutamenti, mentre il 44 per cento ritiene che la situazione sia peggiorata. Dal punto di vista personale, invece, il 75% degli intervistati non vede cambiamenti, il 20% ha avvertito peggioramenti e solo il 3,9% ha notato un miglioramento.