Nei sondaggi politici stilati invece da Noto, sempre per Quotidiano Nazionale, si parte dall’Emilia Romagna ma si esce decisamente di “confine”: il tema affrontato sono le “sardine”, il movimento anti-Lega e anti-Salvini che nato in Emilia potrebbe avere conseguenze assai più a livello nazionale come unico vero “freno” all’avanzata politica del Centrodestra a guida leghista. Ebbene, secondo il sondaggio stilato in questi giorni, le “sardine” potrebbero arrivare ad un potenziale 15% nazionale con il movimento di piazza: si tratta di fatto di un bacino elettorale formato da un vasto mondo della sinistra che non si sente rappresentato da nessuno, compreso Pd, M5s e LeU. «Se le sardine dovessero candidarsi? In questo caso si registra il colpo di scena. Il 10% della popolazione dichiara che li voterebbe certamente, a questi si aggiunge il 5% che li prenderebbe in considerazione», rilancia Noto sul QN, mostrando poi come il 54% sia convinto che Salvini possa essere contrastato dalle “sardine” anche a livello nazionale e non solo con eco puramente emiliano-romagnolo. (agg. di Niccolò Magnani)
SWG (24 NOVEMBRE): BORGOGNONI SUPERA BONACCINI IN EMILIA
Sondaggi politici sorprendenti quelli pubblicati oggi dal Quotidiano Nazionale: la rilevazione di voto SWG sulle elezioni in Emilia Romagna premiato Lucia Borgonzoni, che supererebbe l’attuale governatore Stefano Bonaccini. La candidata della Lega si attesta al 48,5%, mentre l’esponente Pd non va oltre il 40%: dati che risentono profondamente della presenza del Movimento 5 Stelle, in corsa dopo la consultazione su Rousseau. I grillini raccoglierebbero l’8,5%, “mangiando” voti al Centrosinistra: SWG stima la quota al 5%. Super risultato per la Lega di Matteo Salvini: il Carroccio è quotato al 32%, seguito dal 7% di Fratelli d’Italia, dal 5% della Lista Borgonzoni e dal 4,5% di Forza Italia. Brutte notizie per il Partito Democratico, solo secondo partito emiliano con il 27%. Le liste civiche di Csx raccolgono l’8,5%, Italia in comune di Pizzarotti il 2% e la Lista di sinistra il 2,5%. Il Centrodestra può sorridere e continuare a sognare di vincere nel fortino rosso per eccellenza… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 33,1%, CROLLA IL M5S
Alle spalle le elezioni umbre, è tempo di volgere lo sguardo alle elezioni regionali in Emilia Romagna in programma a gennaio 2020, ma non solo. Le tensioni al Governo mettono in pericolo la stabilità del Conte-bis e quale sarebbe lo scenario in caso di ritorno anticipato alle urne? Come evidenziato dai sondaggi politici, la nascita di Italia Viva ha rimescolato le carte in tavola, ma una delle certezze è la Lega primo partito: secondo la Supermedia di Youtrend per Agi, il partito di Matteo Salvini si attesta al 33,1%. Cifre importanti per il Carroccio, che ha staccato la concorrenza: il Partito Democratico non va oltre il 19,3%, mentre il Movimento 5 Stelle precipita al 16,4%; nel giro di due settimane, il Movimento di Di Maio ha perso più di un punto percentuale. Fratelli d’Italia intravede l’obiettivo doppia cifra: il partito di Giorgia Meloni è al 9,5%, in esponenziale crescita. Forza Italia e Italia Viva sono rispettivamente al 7% e al 5,1%. Infine, gli altri partiti di Sinistra: La Sinistra al 2,2%, +Europa all’1,8% e Verdi all’1,7%.
SONDAGGI POLITICI: PER IL 72,7% M5S NON IN GRADO DI GOVERNARE
La maggioranza di Governo nettamente battuta dall’opposizione di Centrodestra: M5s, Pd, Italia Viva e Liberi e Uguali si attestano al 42,9%, mentre la coalizione trainata dalla Lega è al 50,4%. E le brutte notizie per il Movimento 5 Stelle non sono terminate: un sondaggio realizzato da Termometro Politico per Coffee Break fa scattare l’allarme in casa grillina. Alla domanda “Il M5s si può ritenere un “partito di Governo” (anche in coalizione) o solo forza di opposizione?”, il 72,7% ha stroncato Di Maio & Co.: per questa parte di elettori, può essere solo partito di opposizione, non è in grado di governare. Solo il 10% crede che il M5s può governare, ma da solo e senza scendere a compromessi con altri, mentre per il 15,2% può governare anche in coalizione con altri partiti.