Il 2019 potrebbe chiudersi per la Lega in calo nei sondaggi politici. Questo è il dato che emerge dalla rilevazione di Demopolis per Otto e Mezzo, realizzata tra il 17 e il 18 dicembre. Il Carroccio nell’ultimo mese avrebbe perso quindi tre punti percentuali, arrivando al 31 per cento. Questi voti sono confluiti in Fratelli d’Italia che nello stesso periodo ha incrementato il suo consenso arrivando al 10,6 per cento. Tra le forze della maggioranza, invece, Demopolis segnala la lenta ripresa del Pd, che cresce di mezzo punto attestandosi al 19 per cento. Il Movimento 5 Stelle invece perde quasi un punto, arrivando al 16,4 per cento. In coda restano Forza Italia, al 5,8 per cento secondo il sondaggio, comunque davanti a Italia Viva che è al 4,5 per cento. Per quanto riguarda invece la manovra approvata dal Senato, tra le scelte più apprezzate c’è il blocco dell’aumento dell’Iva (86 per cento), segue l’eliminazione del superticket sanitario (75%). Tra quelle meno gradite l’imposizione sulle auto aziendali (40%) e le sugar tax (38%). (agg. di Silvana Palazzo)



SONDAGGI NOTO: 60% BOCCIA GOVERNO PD-M5S-RENZI

Se la Lega “resiste” ma cedendo voti e consensi agli alleati di Fratelli d’Italia, la crisi del Governo giallorosso sembra non avere una conclusione almeno nel breve periodo: nei sondaggi politici Noto pubblicati dal Quotidiano.net, il Governo Conte-2 viene bocciato sonoramente dal 60% degli intervistati. L’elettorato non perdona la Manovra, i costanti litigi e le riforme non avviate/non piaciute in questi ancora pochi primi mesi di Governo: solo il 30% difende l’alleanza Pd-M5s-Renzi-LeU, mentre la maggior parte degli intervistati è convinto che il 2020 sarà l’anno della conclusione anticipata di questa seconda esperienza a Palazzo Chigi del Premier Giuseppe Conte. Se a livello politico il sondaggio sull’andamento del Governo è pessimo, non va certo meglio sul fronte dell’economia: il 62% è pessimista per il prossimo futuro di tasse e conti del Paese, mentre solo il 30% si fida della calma predicata da Gualtieri e Conte nell’approvare l’attuale Manovra di Bilancio. Sempre i sondaggi di Noto evidenziano un punto alquanto interessante e indicativo: «sono soprattutto i maschi (64 per cento) rispetto alle donne (58) e ai giovani (52) ad essere pessimisti sul futuro economico nel 2020». Il 52% invece degli intervistati è preoccupato per le tasse che il nuovo Governo giallorosso ha immesso in Finanziaria, «e senza lavoro è impossibile poterle pagare».



OPEN-MEDIA (22 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Come di consueto, la domenica si apre con i sondaggi politici “mediati” dal quotidiano online Open: similmente a YouTrend, la media settimanale del giornale fondato da Enrico Mentana raccoglie tutti i principali dati elettorali degli istituti demoscopici più importanti per tracciare l’andamento dei consensi nella settimana appena conclusa. Con la Manovra che lunedì verrà presumibilmente approvata alla Camera e con il Decreto Milleproroghe approvato non senza divisioni interne al CdM ieri sera, il Governo si appresta a chiudere l’anno con meno “patemi” rispetto ad inizio dicembre ma senza aver risolto i grossi problemi interni di tenuta e “distanza” su temi cruciali come la riforma elettorale e quella della giustizia. Nelle intenzioni di voto “mediate” della settimana, la Lega nonostante le difficoltà del Governo non risale e anzi rimane al 31,4% perdendo ancora qualche consenso: Pd-M5s ne approfittano? Non esattamente, i voti “persi” di Salvini si avviano per lo più verso Meloni e Berlusconi che infatti “guadagnano” qualcosina rispetto alla scorsa settimana: al secondo posto nei sondaggi politici della Open-media troviamo il Pd in calo ulteriore al 18,7% (frutto dei dati pessimi registrati da Euromedia e Swg al di sotto del 17%) mentre il M5s resta stabile al 16,3% ancora immersa nella crisi tra la base, i vertici e gli stessi parlamentari che “minacciano” altre fughe verso Lega o gruppo misto.



SONDAGGI OPEN-MEDIA (22 DICEMBRE): RISALE ITALIA VIVA

A fronte della crisi del Governo Conte-2, i sondaggi politici della scorsa settimana raccontano di un Matteo Renzi tornato a crescere dopo il crollo nella Open-media di 7 giorni fa: Italia Viva risale al 4,6%, appena dietro al 6,7% di Forza Italia (in lieve rialzo). Chi invece continua nel trend positivo è certamente Fratelli d’Italia: il partito della Meloni si alza ancora e nella media “finisce” a 10,5%, forte di alcuni sondaggi politici che addirittura danno FdI oltre l’11%, con alcuni voti in “migrazione” dalla Lega di Salvini e dal M5s di Di Maio. Chiudono le intenzioni di voto in media, la Sinistra al 2,2%, Azione di Calenda al 2,2%, i Verdi all’1,8% e in fondo +Europa all’1,6%: osservando i sondaggi Ipsos pubblicati ieri dal Corriere della Sera, si scopre anche di una generale “crisi” dei partiti in questo ultimo mese, vista l’astensione tornata a volare oltre il 42% degli aventi diritto al voto. Sul fronte della “fedeltà” del proprio elettorato invece, più di tutti impressiona il dato del Movimento 5 Stelle, il vero up/down dell’anno 2019: «dopo il fortissimo calo registrato alle Europee, fa segnare una fedeltà elevata (73,9%), perdendo elettori soprattutto a vantaggio del centrodestra (circa il 10%), in particolare in direzione della Lega (5,5%) e di FdI (2,5%)», sottolineano i sondaggi del CorSera.