I sondaggi politici confermano da mesi che è un’Italia a trazione Centrodestra, le rilevazioni di voto di BiDiMedia non lasciano spazio a dubbi: la coalizione composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia domina in 18 regioni su 20, un campanello d’allarme non di poco conto per Centrosinistra e Movimento 5 Stelle in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Due uniche eccezioni rappresentate dalla Toscana, con il Partito Democratico e il Csx che avrebbero la meglio, e dalla Campania, dove primeggia il Movimento 5 Stelle. Per il resto, è uno Stivale pressoché blu anche in regioni tradizionalmente “rosse”. Basti pensare all’Emilia-Romagna, dove il Centrodestra è quotato al 40,5%, o ancora all’Umbria, dove la coalizione trainata dalla Lega si attesta al 44,8%. Maggioranze inscalfibili anche in Lazio (43,3%), Marche (41%) e Molise (41%). (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI, COALIZIONE CDX IN VANTAGGIO SU M5S+PD

Il centrodestra si conferma la prima coalizione politica italiana. Stando a quanto riferito stamane da Lorenzo Pregliasco su You Trend, la Lega, unita a Fratelli d’Italia e a Forza Italia, otterrebbe quest’oggi il 47.2% dei voti. Impossibile per il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico correre da soli in vista di una nuova tornata elettorale, visto che il centrosinistra unito, ma scisso dai grillini, otterrebbe il 26.7% dei voti, mentre il partito di Di Maio si fermerebbe al 19.6%. Se invece il governo giallorosso si presentasse compatto, a quel punto il quadro cambierebbe completamente: il Centrodestra rimarrebbe sempre la coalizione più votata d’Italia, ma il “nuovo” centrosinistra totalizzerebbe comunque il 46.2% dei voti, esattamente un punto percentuale in meno rispetto ai rivali. Si capisce quindi come il popolo italiano sia totalmente diviso a metà, anche se bisognerà capire se l’alleanza fra il partito di Di Maio e quello di Zingaretti reggerà fino ad eventuali elezioni. Uno scenario poco reale tenendo conto che se si dovesse andare a votare nuovamente, significherebbe che nel governo qualcosa si è rotto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 36%

Gli ultimi sondaggi politici danno la Lega in vetta alle preferenze degli italiani, e soprattutto, in nuova crescita dopo la tendenza delle ultime due settimane. Stando alla rivelazione effettuata per la trasmissione di La7, Coffee break, il Carroccio si conferma il primo partito con il 36.1%. Gongola il leader Matteo Salvini, visto che di fatto vengono quasi doppiati gli sfidanti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Il gruppo di Nicola Zingaretti si piazza in fatti al secondo posto con il 19.5% di preferenze, mentre quello a cui capo vi è il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, si ferma al 18.5%. Sale anche Fratelli d’Italia, quarta forza politica italiana a quota 8.4%, staccando i colleghi di Forza Italia, che supera di poco il 5% (5.2), e che si conferma in discesa. Per quanto riguarda invece il partito creato negli scorsi giorni dall’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi, leggasi Italia Viva, i numeri confermano la tendenza degli ultimi giorni, 3.6%, davanti comunque agli altri “piccoli” di sinistra come Siamo europei di Carlo Calenda (1,5%), La Sinistra (1,6%), +Europa (1,2%) e infine i Verdi che si fermano all’1%.



SONDAGGI POLITICI: LA LEGA VOLA AL 36%

E a proposito di Matteo Renzi, agli intervistati è stato chiesto se l’ex sindaco di Firenze abbia fatto bene a lasciare il Partito Democratico, e per il 20.4% la risposta è stata “assolutamente sì”. Secondo il 16.3% l’ex premier avrebbe dovuto farlo prima, mentre il 18.2% degli elettori è convinto che la mossa dell’ex segretario generale dei Dem sia stata errata. Rimanendo sull’ex Premier, il 51.4% è convinto che lo stesso possa indebolire l’attuale governo giallo-rosso, al punto da sostenere che “da opportunista farà come con Letta, a un certo punto lo farà cadere”. Solo il 14.1% ritiene invece che l’ex presidente del consiglio sarà un alleato dell’attuale esecutivo. Infine, per quanto riguarda la durata del nuovo governo, il 13.4% è convinto che durerà davvero pochi mesi, cadendo prima di Natale, mentre il 28.4% (il numero più alto), pensa che entro l’anno terminerà. Il campione che invece è convinto che l’esecutivo arriverà fino al 2022 è comunque pari ad un buon 25.4%, un quarto degli intervistati.