Dopo aver analizzato la supermedia di Youtrend, è tempo di andare a conoscere i sondaggi politici di Termometro Politico. Punto della situazione sulla crisi in Ucraina, a partire dal mancato cessate il fuoco: per il 42,7% degli italiani la colpa è degli Stati Uniti, che non hanno interesse a fare cessare le ostilità, anzi, hanno lavorato anni per farle nascere. Per il 38,9% la colpa è di Putin che non ha intenzione di fermare la propria aggressione, mentre per il 10,2% la colpa è dell’Ucraina che non accetta compromessi con Putin, anche a costo di maggiori vittime tra la popolazione. Per il 5,6%, invece, l’Europa non sta facendo abbastanza per favorire negoziati di pace.
Passiamo adesso ai sondaggi politici su uno dei temi più discussi degli ultimi giorni, ovvero le dichiarazioni di Mario Draghi: “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?”. Il 51,8% non è d’accordo con le parole del primo ministro: per il 16,7% interrompere le forniture potrebbe solo allargare il conflitto, mentre per il 35,1% è una dicotomia inaccettabile, per nessun motivo dobbiamo tagliare l’erogazione di energia agli italiani. Il 45,2% è d’accordo: per il 23,1% solo bloccando le importazioni energetiche dalla Russia la costringiamo a interrompere l’invasione dell’Ucraina, mentre per il 22,1% probabilmente Draghi avrebbe dovuto usare parole diverse, ma il concetto è corretto.
SONDAGGI POLITICI: I DATI DI TP
Passiamo adesso ai sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani. In vetta alla classifica troviamo Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 21,3%. Subito dietro spazio al Partito Democratico: i dem sono quotati al 21,1%. La Lega di Matteo Salvini è al 18%, mentre il Movimento 5 Stelle è sotto il 13%, per la precisione al 12,9%. Forza Italia è data al 7,7%, mentre la federazione Azione/+Europa non va oltre il 4,4%. Tra i partiti minori di Centrosinistra troviamo Sinistra Italiana al 3,4% e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,5%. Italexit di Paragone si attesta al 2,3%, mentre in fondo alla classifica spazio a Verdi all’1,9% e Partito Comunista all’1%.