Dopo le vacanze sembrano essersi parzialmente spenti i riflettori sul movimento delle Sardine. Molto del futuro di Mattia Santori e compagni verrà stabilito con ogni probabilità dal risultato delle elezioni in Emilia-Romagna, ma secondo i sondaggi di Monitor Italia, realizzato in collaborazione fra Agenzia Dire e Istituto Tecnè, le Sardine hanno un potenziale dell’11%. Con una percentuale di voti simile, le Sardine si attesterebbero come il quarto partito nello scenario italiano. Ma chi deve temere una eventuale discesa nell’agone politico delle Sardine? Proprio i partiti che più stanno strizzando l’occhio al nuovo movimento di piazza. Il riferimento è al Partito Democratico, che perderebbe il 4,4%, scendendo al 14,9% (e non a caso vorrebbe “inglobarle”) e al Movimento Cinque Stelle, che calerebbe del 3,4%, dal 15,4 al 12%, rispetto al quale Sartori ha rivendicato una diversità di natura “genetica”. (agg. di Dario D’Angelo)
SONDAGGI POLITICI: LE PAROLE DI PREGLIASCO
Intervistato sul nostro quotidiano questa mattina, il direttore e cofondatore del sito di studi politici e sondaggi politici Youtrend Lorenzo Pregliasco ha tracciato un’analisi sulla situazione attuale di Pd e M5s in avvicinamento al voto cruciale delle Regionali in Emilia Romagna. Il Governo si attende tanto e ‘scommette’ su Bonaccini per battere il Centrodestra di Salvini, ma i due principali partiti di maggioranza vedono momenti e “risultati” assai diversi: «Il M5s è in evidente difficoltà, sia a livello dei gruppi parlamentari, con continue uscite e crescenti malumori, sia nell’opinione pubblica, visto che i sondaggi nazionali lo collocano intorno al 16%, quindi sotto al dato delle europee, che già era stato molto negativo. I Cinquestelle in Emilia-Romagna, che probabilmente arriveranno sotto il 10%, hanno comunque meno da perdere rispetto al Pd», spiega Pregliasco, facendo capire come la vera attesa-aspettativa è tutta sul fronte dem. «Così per il valore simbolico della regione e perché il voto ha assunto anche un carattere nazionale di sfida tra Pd e Lega, tra centrosinistra e centrodestra. Vedo quindi più rischi per il Pd che per il M5s», sentenzia il n.1 dei sondaggi YouTrend.
OPEN MEDIA (11 GENNAIO): LE INTENZIONI DI VOTO
Quando ormai è in corso il silenzio elettorale per le prossime Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, i sondaggi politici che analizzano l’attualità della scena nazionale non possono che offrire anche un “assist” per capire verso dove andrà il Paese nei prossimi due, decisivi, appuntamenti alle urne di fine gennaio. Osservando l’Open Media messa a disposizione dal quotidiano online fondato da Enrico Mentana, sono i due “Matteo” ad accusare il ritardo “peggiore” in questo inizio 2020, pur da posizioni decisamente opposte nella classifica delle intenzioni di voto. Bene il Pd, molto bene Fratelli d’Italia, malissimo il Movimento 5 Stelle mentre tiene ancora Forza Italia: uno sguardo di insieme che fa intuire come il Centrodestra stia ancora ad alti livelli ma con una distribuzione di voti meno “spostata” verso Salvini e più distribuita verso Meloni e Berlusconi. Lega al 31% e Pd al 19,3% rappresentano il primo e il secondo partito d’Italia, con opposti andamenti: il Carroccio perde slancio ancora in questo inizio 2020, mentre i Dem con Zingaretti risalgono vicini al 20% approfittando delle difficoltà del suo principale alleato di Governo, i M5s di Luigi Di Maio nella bufera per il forte scollamento e sfiducia della base elettorale e anche di parecchi propri parlamentari.
SONDAGGI OPEN MEDIA (11 GENNAIO): RENZI GIÙ
I sondaggi politici espressi da Open – una media che guarda a tutti i principali istituti demoscopici nella loro analisi settimanale delle intenzioni di voto – mostrano appunto un Movimento 5 Stelle al 16,2%, inseguito a distanza (che si riduce però) da Fratelli d’Italia al 10,5%. La Meloni continua nel suo trend molto più che positivo, dando una distanza netta anche a Forza Italia, che pur resiste al 7,2% nonostante la mezza crisi interna Berlusconi-Carfagna: a completare la lista dei sondaggi della Open Media, Italia Viva che non cresce più (4% per il partito di Renzi), La Sinistra al 2,5%, 2,3% ad Azione di Calenda, 17,% per +Europa e infine 1,6% per i Verdi. Se però si guarda la fiducia generale per un Governo Conte-2 che ha iniziato non alla grande il nuovo anno (legge elettorale, concessioni Autostrade, nodo giustizia, Ilva, Alitalia e politica estera nel caos tra Libia e Iran), occorrono gli ultimi sondaggi politici di Index Research per PiazzaPulita: solo il 31% degli italiani si fida ad oggi del Governo Pd-M5s-LeU-Iv, di questi il 62% è di elettori dem mentre il 47% è un elettore del Movimento 5 Stelle.