I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO”: FDI AL 29%, PD LONTANO AL 19%, CRESCE LA LEGA
Dieci punti ancora la distanza tra Giorgia Meloni e Elly Schlein, le “duellanti” nei sondaggi politici oggi e con ogni probabilità anche nelle Elezioni Europee tra un anno: le ultime intenzioni di voto prodotte dal “Termometro Politico” – interviste raccolte tra il 12 e il 13 luglio scorso – mostrano infatti un Fratelli d’Italia ancora saldamente primo partito del Paese con il 29,1% del consenso, davanti nettamente al Pd di Elly Schlein che insegue rimanendo sotto al 20% (19,8%).
Al terzo posto resta ormai saldo da diversi mesi il M5s di Giuseppe Conte, che oscilla tra il 15 e il 16% mentre prosegue nella nuova battaglia-bandiera dopo il Reddito di Cittadinanza, ovvero il salario minimo (con l’ok anche della segretaria dem, senza però il pieno consenso dell’intero Partito Democratico). Sale la Lega al quarto posto con il 9,1% di preferenze nei sondaggi politici del Termometro, dove invece Forza Italia pur con il nuovo segretario nazionale Antonio Tajani non riesce ad andare oltre il 7,5%. Chiudono le intenzioni di voto i partiti del centro – Azione di Calenda al 3,6%, PiùEuropa al 2,4%, Italia Viva di Renzi al 2,3% – l’Alleanza Verdi-Sinistra al 2,8%, Unione Popolare 1,5% e Democrazia Sovrana e Popolare all’1,3%.
MAGISTRATURA, CASI GIUSTIZIA E FIDUCIA MELONI: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Prosegue intanto la querelle nella politica italiana in merito alla riforma della giustizia targata Ministro Nordio: dopo lo scontro fra Palazzo Chigi e Anm, rintuzzato dalle opposizioni, sono anche i casi giudiziari legati a FdI (Delmastro, Santanchè e figlio La Russa), oltre alle polemiche su abuso d’ufficio e concorso esterno, a dare diversi “grattacapi” alla Presidente del Consiglio. E così i sondaggi politici del Termometro hanno provato a tastare il polso del consenso nel Paese per capire la direzione intrapresa dalle ultime novità e politiche sul fronte giustizia.
Emerge in primis che la fiducia nella persona Premier Meloni non ne risente molto dei vari presunti scandali: resta al 43% su scala nazionale: davanti invece ai casi di Delmastro-Cospito, Santanché.Twiga e figlio di La Russa è il 35,2% a ritenere che vi sia in corso un attacco della magistratura al Governo Meloni. Il 12% ne resta convinto anche se parla di un attacco di “parte della magistratura” e solo per alcune delle indagini in corso: il 16,7% invece ritiene che sebbene i casi siano reali con reati da comprovare, il fatto che coinvolgano la politica «accentua l’attenzione dei magistrati»; in ultima analisi invece il 34,3% smonta la tesi del Centrodestra e ritiene che gridare alla “giustizia a orologeria” sia solo un modo per delegittimare in maniera grave l’organo della magistratura.