I SONDAGGI POLITICI SUI PARTITI: FDI IN TESTA, CROLLO M5S

Nel pieno di una possibile crisi di Governo, l’attenzione per i sondaggi politici non può che crescere esponenzialmente, tanto nel semplice elettore quanto soprattutto per i vari soggetti politici impegnati a capire cosa avverrà da qui al marzo 2023 (data delle possibili Elezioni Politiche nazionali). Nei sondaggi politici stilati da Tecné per Agenzia Dire solo il 55,5% dichiara il proprio voto, mentre il 44,5% si dice “incerto” o afferma che non andrà a votare alle Politiche: in questo scenario, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni resta il primo partito del Paese con la crescita elettorale fino al 23,4% delle preferenze.



Insegue il Pd di Enrico Letta al 22,9%, nettamente più avanti del terzo posto occupato dalla Lega di Matteo Salvini al 14,4%: nelle intenzioni di voto aggiornate al 9 luglio, Forza Italia compie un salto verso il 10,1% arrivando addirittura al sorpasso sul Movimento 5Stelle in caduta libera secondo i sondaggi Tecné. Chiudono la “classifica” il 5% di Azione-+Europa, 2,8% di Renzi-IitaliaViva, 2,7% per ItalExit Paragone, 2,3% Verdi, 2,2% Sinistra Italiana. Se si conta invece la singola fiducia nel Premier Mario Draghi, si registra a livello nazionale un consenso sul 52%, con il 42% di giudizi negativi e un 5,4% di “non sa”.



COALIZIONI E POSSIBILE CRISI DI GOVERNO: I SONDAGGI TECNÈ

Il peso delle coalizioni al momento attuale, ovvero alla vigilia di una “verifica” del Governo Draghi al Senato con il voto di fiducia sul Decreto Aiuti, vede ancora una volta il Centrodestra in netto vantaggio qualora si andasse a breve al voto per delle clamorose Elezioni anticipate. Sempre secondo i sondaggi politici condotti da Tecné, la coalizione compatta Lega-FdI-FI-CoraggioItalia-Noi con l’Italia-altri Cdx otterrebbe il 49% delle preferenze contro il 36.6% del Centrosinistra formato da Pd e M5s, mentre l’area di Centro non andrebbe oltre il 7,8%.



I sondaggi per l’Agenzia Dire mostrano poi anche le attuali considerazioni degli intervistati circa l’attualità stringente del Governo: a livello di fiducia generale, il 46,1% conferma la propria presenza per l’attuale esecutivo mentre il 49,3% degli italiani intervistati boccia senza mezzi termini il Governo Draghi. Davanti al possibile strappo di Giuseppe Conte nei prossimi giorni invece, il 34% degli intervistati crede che alla fine il M5s uscirà davvero dal Governo, mentre il 44% ritiene sia solo l’ennesimo “penultimatum” dell’ex Presidente del Consiglio.