I SONDAGGI POLITICI SWG: FDI CRESCE ANCORA, TERZO POLO SUPERA LA LEGA
Nella settimana in cui il Governo Meloni ha varato in CdM la sua prima Manovra di Bilancio, i sondaggi politici che ‘scandiscono’ l’evoluzione del consenso – realizzati da Swg per TgLa7 tra il 16 e il 21 novembre – confermano l’ulteriore crescita elettorale del partito della Presidente del Consiglio. Dopo il voto del 25 settembre, Fratelli d’Italia non sembra conoscere ostacoli nella propria crescita di consensi: i sondaggi presentati dal direttore Enrico Mentana lunedì sera confermano questo trend, con FdI al 30,4% e un +0,3% rispetto agli stessi sondaggi della scorsa settimana.
Dietro Meloni la “voragine” con i primi due partiti più vicini – M5s e Pd – costretti a -14 punti dal primo partito del Paese: torna a crescere il Partito Democratico dopo il chiarimento sul timing del Congresso (primarie il 19 febbraio, ufficializzate per ora le candidature di Bonaccini e De Micheli, ndr) anche se resta comunque dietro il M5s di Conte avviato a contendere nei prossimi mesi la leadership all’interno del Centrosinistra. In termini numerici, i sondaggi politici Swg danno il 16,9% ai 5Stelle (-0,1%) e il 16,2% ai Dem (+0,2% rispetto alla scorsa settimana). È sfida serrata anche per il quarto posto nelle intenzioni di voto: il Terzo Polo di Calenda e Renzi ha superato questa settimana la Lega di Matteo Salvini, con rispettivamente il 7,9% e il 7,6% come dati di stima nazionale. In particolare il Carroccio secondo i sondaggi Swg risulta il peggior partito della settimana osservando il trend differenziale (-0,5% in sette giorni). Male ancora Forza Italia che sprofonda al 6,4% (-0,4%) e si “avvicina” all’alleanza Verdi-SinistraItaliana che incombe con il 4% nonostante il “caso Soumahoro”. Chiudono i sondaggi politici per La7 le altre liste sotto il 4%: PiùEuropa al 3%, Unione Popolare di De Magistris all’1,5%, ItalExit di Paragone all’1,9%. Questa settimana l’astensione degli italiani è valutata al 35% dei rispondenti.
SONDAGGI POLITICI TRA FISCO E STRALCIO CARTELLE: FLAT TAX NON CONVINCE
Le intenzioni di voto però non dicono tutto dell’andamento attuale della politica italiana, come ovvio che sia: i sondaggi politici di Swg per TgLa7 offrono altri due spunti per quanto riguarda il “tema” politico della settimana, ovvero la Manovra di Bilancio approvata nella notte tra il 21 e il 22 novembre. In attesa di capire come gli italiani prenderanno l’annuncio dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza dal 1 gennaio 2024 (verrà sostituito da una nuova riforma da approvare nell’anno che viene) e la formulazione di una nuova riforma pensioni come Quota 103 (per il solo anno 2023), il Governo importerà importanti novità anche in ambito fiscale.
I sondaggi politici Swg hanno chiesto agli italiani cosa ne pensassero di una potenziale prossima strutturata riforma fiscale (da attuare nei prossimi anni della Legislatura): ebbene, il 49% si fida ancora della tassazione progressiva e si dice non convinto dalla proposta di Flat tax partorita dal Governo di Centrodestra. Solo il 14% sceglierebbe infatti, ad oggi, la “tassa piatta” mentre il 21% opta per una Flat tax adatta ad alcune categorie, mantenendo la tassazione progressiva per le altre (in pratica quanto sarà previsto al momento dalla nuova Finanziaria appena approvata in CdM). Su stretta proposta della Lega, la Manovra ha adottato alcune misure di “tregua fiscale” come la cancellazione delle cartelle esattoriali fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1000 euro. A domanda diretta sul tema “rottamazione delle cartelle”, prendendo spunto dalle misure adottate dal Governo (per appunto lo stralcio sotto i 1000 euro e lo sconto con mini sanzione per quelle tra i 1000 e i 3000 euro), il 34% si dice favorevole (di cui il 51% tra elettori dei partiti di maggioranza); il 31% è indeciso, il 35% è invece fortemente contrario (tra questi, il 49% è tra gli elettori dei partiti di opposizione).