I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA: IL BOOM DI SCHLEIN, LA CRESCITA DI SALVINI E IL CROLLO DEL M5S
Anche secondo gli ultimi sondaggi politici realizzati da Euromedia (per La Stampa) ad inizio marzo certificano il trend “fotografato” dall’ultima media di YouTrend dello scorso venerdì: Fratelli d’Italia con Meloni ha arrestato la sua crescita praticamente ininterrotta per un anno attorno al 30%, cresce invece il Pd con Schlein arrivando a staccare ormai definitivamente il Movimento 5Stelle, riprende quota la Lega e il Terzo Polo (ormai destinato al nuovo partito unico tra Calenda e Renzi). Le intenzioni di voto dei sondaggi politici Euromedia vedono infatti al 29,6%, stabile rispetto alla settimana prima, il partito della Premier Meloni: in crescita del 2,1% su scala nazionale invece i dem di Elly Schlein che oggi verrà nominata ufficialmente in Assemblea Nazionale a Roma la Segretaria del Pd.
Crolla invece il M5s di Giuseppe Conte, scesi al 15,6% dopo le Primarie dem con un -1,3% di potenziali elettori di sinistra convinti che ora più Schlein dell’ex Premier sia in grado di rappresentare le istanze della sinistra radicale. Sale la Lega di Salvini al 9,4%, una crescita lenta ma costante quella del Carroccio da quando è tornato al Governo in pianta stabile: prende respiro il Terzo Polo con l’8,3% del mix Azione-Italia Viva mentre cala ancora Forza Italia di Berlusconi che scivola al 6,9%, con un -0,8% su scala nazionale. Chiudono le intenzioni di voto Euromedia l’alleanza Verdi-Sinistra in calo drastico al 2% (-1% in una settimana), ItalExit di Paragone al 2,5%, PiùEuropa al 2,4%, Noi Moderati allo 0,5%. L’astensione per i sondaggi politici Euromedia resta al 34,4% totale.
INCHIESTA COVID E MIGRANTI, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Dalla politica ai “fatti della politica”, la settimana appena trascorsa è stata segnata principalmente da due temi che hanno “affollato” le cronache politiche: i migranti (dopo la strage di Cutro e il Cdm del Governo Meloni in Calabria) e l’inchiesta Covid che riguarda tutta la catena di comando all’epoca dello scoppio della pandemia nel 2020. Ebbene, secondo i sondaggi politici del Termometro Politico – realizzati tra il 7 e il 9 marzo 2023 – circa un terzo degli italiani esclude particolari colpevoli, in disaccordo con quanto sostenuto dalla Procura di Bergamo che ritiene responsabili l’ex Premier Conte, l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza e il Governatore della Lombardia Attilio Fontana.
A domanda diretta infatti sui fatti dell’indagine sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro nel febbraio-marzo 2020, il 33,6% ritiene che con il senno di poi è facile condannare ma allora nessuno, neanche all’estero, era preparato ad una pandemia del genere. Il 31,2% dei rispondenti ai sondaggi politici del Termometro giudicano invece doverosa l’indagine in quanto è necessario comunque che chi ha sbagliato all’epoca paghi, sono morte troppe persone per negligenza rilevano gli intervistati: infine, il 22,4% sostiene sia giusta l’inchiesta per le responsabilità ma crede che comunque siano stati errori politici e professionali e non reati penali; da ultimo l’11% spiega che quell’errore all’inizio fu comprensibile mentre sono stati molto meno giustificabili gli abusi di potere perpetrati nei mesi successivi per imporre eccessive restrizioni agli italiani. Secondo e ultimo sondaggio del Termometro riguarda invece le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in merito alla necessità di portare 500mila nuovi migranti in Italia nei prossimi anni per riempire i tanti posti di lavoro vacanti di molti settori, non solo agricoli: il 30,3% ritiene sia giusto ma occorre per questo modificare la legge Bossi-Fini e «finirla con la retorica anti-immigrati di questi anni»; il 26,1% invece spiega che gli immigrati sono già troppi e si deve invece formare più giovani italiani o i senza lavoro, mentre in prospettiva servirà fare più figli. Da ultimo, il 23,1% risponde ai sondaggi politici di essere solo in parte in accordo con il Ministro FdI in quanto servono si diverse unità di immigrati per coprire figure specialistiche ma serve anche attingere dall’enorme bacino di inattivi e disoccupati; per il 17,4$ occorre selezionare qui in Italia chi può entrare, in base a competenza e cultura.