La Lega vola e con essa il Centrodestra, eppure sul tema controverso che ha interessato parte della scorsa settimana politica – la Commissione Segre e il voto di astensione promosso da Lega-FI-FdI – non tutto l’elettorato si dice concorde con la linea di Salvini e Meloni: i sondaggi politici analizzati dalla supermedia di YouTrend-Quorum per Agi mostrano infatti come il 59% degli italiani si dice favorevole all’istituzione della Commissione anti-odio. Scendendo nelle pieghe del sondaggio si scopre poi come il 44% degli elettori leghista sono a favore della Senatrice Liliana Segre mentre il 26% si accoda alla linea del Segretario vedendoci un rischio per la libertà di parola e opinione. Il 94% del Pd si schiera con la senatrice mentre il 59% del Movimento 5 Stelle “sposa” l’idea della Commissione. Guardando i medesimi risultati del sondaggio Emg, i leghisti “anti-Salvini” sulla Commissione Segre scendono al 31%, mentre cambia totalmente il giudizio degli elettori grillini, qui al 92% concorde al nuovo organo “straordinario” voluto dalla senatrice vittima nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
SONDAGGI YOUTREND (8 NOVEMBRE): CENTRODESTRA OLTRE IL 50%
Il Centrodestra vola letteralmente dopo le Regionali in Umbria, la crisi del Governo sul tema Ilva e le proteste dei cittadini e pensionati sulla imminente Manovra: ad oggi, secondo i sondaggi politici frutto della supermedia di YouTrend-Agi, Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia viene data al 50,7%, mentre la crisi del Governo Pd-M5s-Iv-LeU è palese, con la coalizione “giallorossa” che non va oltre il 43,7% dei consensi. Con la nascita del Governo Conte-2 il consenso attorno a Salvini, Berlusconi e Meloni era attorno al 46%, ma ora la forbice con Zingaretti-Di Maio-Renzi si è allargata ulteriormente e anche per questo motivo i problemi interni alla maggioranza non accennano a diminuire. La Lega in particolare viene data dalla superermedia di YouTrend al 33,4%, il Pd tiene al 18,7% mentre il M5s cala ancora al 17,5%: stabile Giorgia Meloni al 9,2% Forza Italia indietreggia fino al 6,8% mentre Italia Viva di Renzi si attesta al 4,8% su scala nazionale. Chiudono i dati su La Sinistra (2,1%), +Europa (1,8%) e i Verdi (1,8%).
OPEN-MEDIA (9 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO
I sondaggi politici della scorsa settimana, quantomeno quelli espressi dai principali istituti demoscopici italiani, sono stati raccolti dai colleghi di Open nella “supermedia” settimanale dove si rilevano diversi elementi interessanti: intanto la Lega che va in leggera flessione dopo il “boom” post-Elezioni in Umbria, poi il M5s che perde ancora voti come fosse un’emorragia senza fine e il Pd che invece “regge” nonostante la lotta intestina al Governo Conte-2 con Di Maio e lo stesso ex Premier Matteo Renzi. Va detto che nei sondaggi raccolti ancora poco si sente l’effetto Ilva che invece sarà decisivo nelle rilevazioni dei sondaggi di questi giorni, con il Governo giallorosso che rischia forte dopo il caos generato dall’annuncio di recesso contrato di ArcelorMittal: la Lega resta in zona 33% (32,8%) anche se frena leggermente dovuto al sondaggio di Izi che in settimana dava gli alleati del Centrodestra molto più in forma e un Carroccio “fermo” al 28,6%. Guardando però a tutti gli altri sondaggi politici, con Salvini dato quasi sempre al 34% la sensazione è che la maggioranza sia più schierata su questa seconda rilevazione piuttosto che sull’unica espressa da Izi.
SONDAGGI OPEN-MEDIA (9 NOVEMBRE): FLESSIONE LEGA, MA…
Il Pd resta invece al 19% nei sondaggi politici della Open-media e tenendo conto del 4,8% di Renzi con la sua Italia Viva, la sommatoria terrebbe il Centrosinistra alla quota più o meno guadagnata alle ultime Elezioni Europee, il che conferma uno stato di “stallo” nonostante le difficoltà del Governo con M5s e con l’imminente Manovra in arrivo. Movimento 5 Stelle in crisi, perde ancora terreno nella media e si abbassa al 17,4% confermando tutte le problematiche già emerse nelle scorse settimane; sempre osservando i sondaggi raccolti tra Swg, Tecnè*, Piepoli, Ixè, Index Research, Emg, Demopolis, Izi, si scopre come ormai Fratelli d’Italia abbia raggiunto la quota 10%, con Meloni che chiude al 9,2% in netta ascesa. Nonostante le crisi interne tra Berlusconi e Carfagna, Forza Italia resta a galla con un 7,1% di media, battendo ancora di parecchio Italia Viva dei renziani ex-Pd. Al 2,1% chiudono le intenzioni di voto la Sinistra, al 2% +Europa di Bonino-Dalla Vedova e l’1,7% dei Verdi.