Non solo consenso dei partiti: i sondaggi politici si occupano anche di stabilire quanto vengano apprezzate le proposte destinate a modificare, in un senso o nell’altro, l’immaginario di un Paese. L’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera, ha posto la questione: “Nei giorni scorsi il leader del PD, Nicola Zingaretti, ha proposto di approvare da subito una legge per estendere il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati stranieri che siano nati in Italia o abbiano completato un ciclo di studio nel nostro Paese. Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, si è però dichiarato sconcertato di fronte a questa proposta definendola solo uno slogan”. Il 56% degli intervistati si è detto d’accordo con la seguente opzione: “Di Maio ha ragione: meglio concentrarsi su altri temi urgenti e lasciar perdere gli slogan”. Il 27% invece pensa che “Zingaretti ha ragione: anche se vi sono temi più urgenti è giusto approvare entro la fine della legislatura una legge per estendere i diritti di cittadinanza”. Rispetto allo ius soli, nello specifico, c’è da registrare una netta spaccatura: il 48% si dice favorevole ad estendere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati stranieri, se nati nel nostro Paese e con almeno un genitore che ha un permesso di soggiorno permanente in Italia, a fronte del 47% contrario. Più margine per lo ius culturae: il 53% è d’accordo a concedere la cittadinanza italiana a figli di immigrati stranieri, se nati in Italia, o vi siano arrivati entro i 12 anni, e abbiano frequentato regolarmente per almeno cinque anni le scuole nel nostro paese; contrario il 39%. (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI TECNE’ (22 NOVEMBRE): SCARSA FIDUCIA NEL GOVERNO

Osservando i sondaggi politici stilati da Tecné per l’Agenzia Dire, si può scorgere come al netto delle polemiche delle “sardine” e in generale degli anti-Salvini in Italia, i veri problemi elettorali al momento sono da segnalare nell’area di Governo e non nell’opposizione. Alla domanda sulla fiducia generale nel Governo Pd-M5s-Iv-LeU, la replica degli elettori intervistati crea non poche preoccupazioni per il Conte-bis: il 22 novembre è solo il 25,9% ad aver fiducia nel Governo giallorosso, a pochissimi mesi ancora dalla sua nascita dopo l’estate. È in aumento lieve rispetto alla scorsa settimana ma resta tremendamente in calo rispetto anche solo a metà ottobre quando dem e grillini arrivavano al 31,5% complessivo: a tirar giù il consenso per Pd e M5s non è solo il caso Ilva ma anche la Manovra che ancora dovrà essere modificata appieno nel passaggio in Parlamento. La bozza iniziale non convince per nulla l’elettorato che infatti nei sondaggi politici Tecnè bocciando decisamente l’impianto della Finanziaria 2020: negativi i giudizi per il 69,1% degli elettori, positivi solo per il 20,7%.



SONDAGGI OPEN-MEDIA (24 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Nella giornata di ieri, come ogni domenica, il quotidiano online “Open” ha pubblicato la media dei sondaggi politici dell’intera scorsa settimana, “scoprendo” un lieve calo della Lega di Salvini, la costante crisi del M5s e un piccolo sospiro di sollievo del Governo Conte-2 che riprende aria con la crescita di Pd e Renzi. Fotografando la media dei principali istituti demoscopici italiani nella settimana del caos maltempo, dell’Ilva che viene “parzialmente” salvata e del caso-scandalo Mes, il Governo Pd-M5s-LeU-Iv non perde molto contatto rispetto al Centrodestra sempre crescente e si riprende qualche volto degli “scontenti”: il Carroccio resta in testa con qualche lieve discesa al 33,2%, al momento imputabile più che per l’effetto delle “sardine”, per un assestamento dell’elettorato che all’interno del Centrodestra varia di settimana in settimana. Saranno le prossime settimane e le Regionali imminenti a chiarire forse meglio il balzo o lo stallo di Matteo Salvini, intenzionato più che mai alla spallata decisiva contro il Governo Conte-2; nella media dei sondaggi politici di Open troviamo un Pd in tenuta al 19,3% mentre è ancora crisi per il Movimento 5 Stelle che “risale” di pochissimo rimanendo ad un basso 16,8%, nei giorni in cui la dirigenza grillina è stata sconfessata su Rousseau con l’obbligo della presentazione dei candidati per le prossime Elezioni in Calabria e Emilia Romagna.



SONDAGGI SWG (24 NOVEMBRE): EMILIA ROMAGNA, AVANTI LA LEGA

Guardando il resto dei sondaggi politici espressi da Open, si scova un Fratelli d’Italia ancora al top con il 9,3%, una Forza Italia in lieve calo al 6,8% e un Matteo Renzi in tenuta stabile al 5%. Chiudono le intenzioni di voto la Sinistra al 2,1%, +Europa all’1,8% e i Verdi all’1,5%. Il Governo Conte-2 rientra al 43,2% mentre il Centrodestra resta stabile oltre il 50%, più che mai intenzionato a condurre la campagna elettorale per le Regionali contro il candidato del Centrosinistra Bonaccini. Guardando gli ultimi sondaggi politici di Swg (commissionati dalla Lega e proposti dal Quotidiano Nazionale) si avrebbe proprio sul voto emiliano un potenziale sorpasso della candidata della Lega Lucia Borgonzoni contro il Governatore Bonaccini: 48,5% per il Centrodestra unito contro le singole liste di Pd (27-29%) e M5s (non oltre il 9%). Se però alla fine dem e 5Stelle si unissero in un nuovo patto civico, allora la tenuta di Lega-FI-FdI salirebbe fino al 50,5%. Sui singoli candidati, Borgonzoni viene data tra il 43 e il 47% mentre il Presidente dem è dato tra il 41 e il 45%.