Negli ultimi sondaggi politici stilati da Index per PiazzaPulita si è cercato di approfondire il tema del partito al momento più in difficoltà tanto nei sondaggi regionali quanto in quelli nazionali: dopo la Lega e il Pd il terzo movimento nel Paese resta il M5s ma con fortissimi dubbi sul prosieguo delle scadenze politiche. È stato chiesto agli elettori 5Stelle come risponderebbero alla proposta del Premier Conte di riproporre una verifica del Governo a gennaio dopo l’approvazione della Manovra e prima delle Regionali in Emilia Romagna e Calabria: «Secondo Lei il M5S dovrebbe riconfermare l’alleanza con il PD fino al 2023?», è stato chiesto agli intervistati dei sondaggi Index, con il 50,6% che si dice concorde nonostante tutte le frizioni a ribadire l’accordo di Palazzo Chigi fino al prossimo 2023, quando finirà la Legislatura. Il 34,7%, comunque una fetta tutt’altro che minima, è pronta a strappare con i Dem per tornare in solitaria nelle prossime Elezioni Politiche. Gli stessi sondaggi di Piazza Pulita hanno cercato di sondare il “terreno” sulle Sardine nel pre-manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma: il 41,8% gradisce le Sardine, il 51,4% invece si dice per nulla “attratto” dal fenomeno e in completo disaccordo con il “programma” del movimento anti-Lega.
SONDAGGI SWG (15 DICEMBRE): LEGA PRIMO PARTITO IN TOSCANA
Come già anticipato, fanno “rumore” gli ultimi sondaggi politici espressi da Swg per Quotidiano Nazionale sulle prossime Elezioni Regionali in Toscana (previste per la prossima Primavera 2020): al netto dei richiami locali, la tradizione “rossa” della Toscana dopo l’Emilia Romagna dà diverse indicazioni sul livello nazionale della sfida Centrodestra-Centrosinistra alla vigilia, forse, di potenziali nuove Elezioni Politiche. Dove un tempo neanche il Berlusconismo era riuscito a rosicchiare voti a Pd-Csx, ora la Lega mette in serio pericolo le regioni di Bonaccini e Rossi: il Carroccio al 34%, Forza Italia al 3%, Fratelli d’Italia al 5% e liste civiche di Centrodestra al 2,5% danno un complessivo 44,5% alla coalizione, con sorpasso agli avversari Dem in vista delle prossime Regionali. Sempre nei sondaggi Swg si scopre un Pd in flessione rispetto alle Europee (29% a fronte del 33,3% dello scorso maggio): 5,5% per Liste civiche, 5% per Italia Viva del fiorentinissimo Matteo Renzi e 4,5% della Sinistra, il dato complessivo del 44% è inferiore al traino Salvini-Meloni, in attesa che si conoscano i rispettivi candidati per la prossima Primavera. Il M5s da solo vale l’8% ma se si dovesse presentare con il Centrosinistra, sempre secondo i sondaggi politici Swg il dato complessivo non varierebbe di molto, dimostrando come l’elettorato non gradisca il “patto civico” copia-incolla del Governo nazionale: Cdx al 44-48%. Csx-M5s sempre tra il 44% e il 48%.
SONDAGGI OPEN-MEDIA (15 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO
In attesa dei nuovi sondaggi politici dei prossimi giorni – attesi anche quelli di Swg per la Nazione, ve ne parleremo nel prossimo aggiornamento nel corso della mattinata, ndr – è utile andare a vedere quanto il quotidiano Open nella sua consueta media ha rintracciato nella settimana che si è appena chiusa alle spalle. Trend in negativo e non di poco per i due “Mattei”: Lega cala di un punto percentuale, lo stesso fa Italia Viva anche se qui si fermano le analogie data la fortissima differenza nel posizionamento nelle intenzioni di voto. Salvini guida ancora col 32% l’intero gruppo di partiti politici, con i sondaggi che in mezzo registrano 4 altri movimenti davanti a quello di Matteo Renzi: tiene il Pd al secondo posto col 19% e una tendenza di “stabilità” pur dopo le tante controversie sulla Manovra e sul Mes di questi ultimi giorni. Male ancora il M5s che seppur non scende sotto il 16% (16,3% la supermedia tra i diversi sondaggi politici nazionali) non cresce più e si vede anche avvicinare non lontanissima Giorgia Meloni con FdI salita fino al 10,4% (in settimana anche il dato più alto mai registrato da Fratelli dìItalia).
SONDAGGI IZI-IPSOS (10 DICEMBRE): PER CHI VOTAVANO LE SARDINE?
Chiudono le intenzioni di voto raccolte da Open Online con Forza Italia al 6,9%, anch’essa incapace di una forte reazione di consensi agli altri due “colossi” nell’alleanza di Centrodestra, e poi appunto Matteo Renzi che nei sondaggi politici continua a vivere difficoltà enormi nella scalata verso le posizioni che contano. Italia Viva al 4% e in calo netto di un punto nell’ultima settimana registra le forti difficoltà sulla inchiesta Open e in generale in una mancanza di fiducia da parte dell’elettorato nel suo progetto alternativo al Pd. Sinistra (2,6%), Azione di Calenda (2,1%), +Europa all’1,8% e Verdi all’1,5% chiudono la media dei sondaggi politici Open. Uno dei maggiori motivi del calo della Lega anche di questa ultima settimana è l’exploit delle Sardine che ieri addirittura hanno riempito da ogni parte d’Italia la piazza San Giovanni di Roma nel nome dell’antifascismo, antirazzismo e in sostanza della costante campagna anti-Lega. I sondaggi politici di Izi dello scorso 10 dicembre hanno provato a inquadrare il fenomeno, così come i sondaggi Noto per Il Fatto Quotidiano: nel primo caso si è scoperto che tra chi si dice certo di votare le Sardine (qualora scendano in politica, ndr) il 29,9% ha votato per il M5s alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il 18,5% ha votato per il Partito Democratico; il 38,8% invece si è astenuto o non ha votato. Per i dati Noto invece, che considerano una fetta più larga di elettori (chi si dice “interessato” al fenomeno Sardine) nella maggioranza dei casi in passato votavano per il Pd (42%) o il M5S (22%), e solo nel 15% dei casi i sostenitori delle sardine sono cittadini non schierati fino ad oggi.