I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO”: FDI CRESCE, PD FERMO AL 18,5%, LEGA AL 9%

Fratelli d’Italia si conferma in “salute” e negli ultimi sondaggi politici del “Termometro Politico” non vede diminuire la distanza dal Partito Democratico, anzi: secondo le analisi condotte il 30 marzo 2023, il partito della Premier Meloni si trova al 29,6% delle preferenze mentre dal fronte Pd, alla vigilia dell’annuncio della nuova Segreteria guidata da Elly Schlein, il consenso resta ancorato al 18,5%. Una sfida nella sfida quella tra le due donne alla guida dei partiti più importanti, con gli stessi sondaggi politici del Termometro che provano a sottoporre un focus agli elettori: per il 14,5% è un fattore positivo la nomina di Meloni e Schlein alla guida di FdI e Pd, ma il 62,7% rivendica la posizione per cui non avrebbe mai dovuto contare il genere bensì il merito.



Tornando sulle intenzioni di voto, al terzo posto dei sondaggi politici “Termometro” troviamo ancora il M5s di Giuseppe Conte, in lieve risalita fino al 16,5%: in crescita la Lega di Matteo Salvini al 9% mentre è “derby” centrista tra Forza Italia – dove permane la forte preoccupazione per il ricovero di Berlusconi – e il Terzo Polo. L’alleanza guidata da Carlo Calenda (dopo che Renzi è stato nominato direttore del “Riformista) non va oltre il 7,6% mentre gli azzurri si fermano al 7,4% su scala nazionale. Chiudono i sondaggi politici del “Termometro” ItalExit di Paragone al 2,6%, PiùEuropa 2,2%, Sinistra-Verdi al 2%, Democrazia Sovrana Popolare 1,5% e Unione Popolare 1,3%: davanti al consenso personale della Presidente del Consiglio, sempre i sondaggi politici del Termometro danno un 44% complessivo di fiducia, mentre il 40,1% si schiera contro l’operato del Governo Meloni.



AUTO GREEN E CARNE SINTETICA. GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Si entra più nello specifico dei temi globali della politica negli altri sondaggi politici espressi dal “Termometro”: al netto del “borsino dei partiti”, è stato chiesto agli elettori intervistati quali giudizi esprimano sul dialogo-scontro tra Italia ed Europa sui temi delle auto green e della carne sintetica. In merito all’approvazione del regolamento Ue che prevede dal 2035 il divieto di motori endotermici (benzina e diesel) – votato contro dai partiti del Centrodestra – il 12,1% ritiene che addirittura si sia aspettato troppo in quanto il cambiamento climatico resta il pericolo n.1; il 24,1% invece pensa che il regolamento proposto dalla Commissione Europea sia un buon compromesso con gli Stati che dovranno installare le colonnine di ricarica necessarie.



Il 19,6% ritiene invece che il “ban” sulle auto endotermiche sia scelta sbagliata in quanto sarebbe stato meglio offrire incentivi e sgravi a consumatori senza obblighi e consentendo anche il biofuel, come vorrebbe l’Italia: da ultimo, il 40% – dunque la grande maggioranza dei sondaggi politici Termometro – ritiene che la scelta europea sia una scelta «fanatica, sbagliata, che ha fatto solo la UE nel mondo. Peserà sui portafogli degli italiani e favorirà l’industria di altri ai danni della nostra». Davanti alla decisione invece del Governo italiano sul divieto di produzione di carne sintetica, i giudizi si dividono come segue: il 48,6% si dice d’accordo ma dovrebbe puntare anche al divieto del commercio per proteggere la salute e l’industria agro-alimentare mentre il 18,6% ritiene sia un buon compromesso anche se non vi sono certezze che la carne sintetica faccia effettivamente male. Infine, il 6,9% pensa che sia stato errato il divieto mentre il restante 18,9% condanna la scelta del Governo per una scelta che «viola la libertà d’impresa e dei consumatori».