Secondo gli ultimi sondaggi politici stilati da Tecnè se è vero che la Lega continua nel calo consensi ormai da tutta l’emergenza coronavirus, è altrettanto vero che i partiti di Governo non guadagnano spazio, così come registra un primo calo anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nelle intenzioni di voto Tecnè si nota una Lega al 26,6% con calo di 0,6% per Salvini, ma sono distanti tanto il Partito Democratico di Zingaretti (20,9%, calo dello 0,1% rispetto a settimana scorsa) quanto ovviamente il Movimento 5 Stelle che pure risale la china al 14,9% con +0,6% in soli 7 giorni. Il Centrodestra dato al 49,2% riesce a rimanere saldamente davanti al Governo giallorosso (4,21% su scala nazionale) anche grazie al nuovo exploit di Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni recupera ancora voti tra il Carroccio e si porta al 14,6% di consenso su base nazionale. Forza Italia resta stabile all’8% e guadagna terreno sulla concorrenza “centrista” di Italia Viva: Renzi nello scontro con il suo stesso Governo per il Decreto Rilancio non guadagna voti, anzi, resta al 3,5% perdendo lo 0,1% rispetto alla scorsa settimana.



SONDAGGI TERMOMETRO (8 MAGGIO): CONTE E BONAFEDE, CALA FIDUCIA

A chiudere poi i sondaggi politici di Tecné ci pensano i dati su La Sinistra (2,8%), Azione di Carlo Calenda che al pari dei Verdi si fermano all’1,8% e Più Europa di Emma Bonino che rimane all’1,7% con lieve perdita rispetto alla scorsa settimana (dato astensione ancora altissimo, 43,2%). Prendendo spunto da altri sondaggi politici espressi negli scorsi giorni, sono molto attuali come tematiche quelli presentati da Termometro Politico lo scorso 8 maggio tanto sul Premier Conte quanto sul “caso” Bonafede e lo scontro con il giudice Di Matteo per le scarcerazioni dei boss mafiosi.



Alla domanda secca “lei ha fiducia nel Premier Giuseppe Conte”, il 25,1% ad oggi si dice convintamente dalla parte del Presidente, il 17,5% lo sceglie pur avendo quale remora/dubbio sulle scelte politiche mentre il 46,9% lo boccia del tutto per l’intera gestione della crisi coronavirus: iil 9,8% dice di avere poca fiducia in lui, per cui è più del 50% la bocciatura su Conte e sull’azione di Governo. In merito al caso Bonafede e alla presunta influenza che avrebbe avuto dalle reazioni dei boss mafiosi nel nominare Di Maio a capo del Dap, il 26,3% dei sondaggi Termometro indica che il Ministro possa essere stato condizionato; il 27,9% spiega che le influenze ci sono state ma non dai boss bensì dagli appartati dello Stato. Infine, il 32,7% ritiene che Bonafede sia pienamente innocente e che vi siano invece altri motivi per la mancata nomina di Di Matteo.

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