Secondo i sondaggi politici stilati da Tecné per Agenzia Dire, la settimana che ha portato non pochi sconvolgimenti nell’alveo del Centrosinistra – Conte sempre più leader M5s, scissione 5Stelle con Rousseau, dimissioni Zingaretti da segretario Pd – provoca importanti movimenti anche sul fronte del consenso: la Lega di Salvini resta il primo partito con il 23,7%, crescita dello 0,1% rispetto agli stessi sondaggi del 26 febbraio scorso. Al secondo posto troviamo ancora il Pd crollato però dello 0,7% in una settimana, complice il caos per l’addio del Segretario con tanto di strascico polemiche: 18,3% per i Dem, di poco ormai davanti a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni salda al 17,6% su scala nazionale.
Per il Movimento 5 Stelle invece la conferma di un Conte sempre più con futuro da leader dei pentastellati porta un balzo da +0,9% di consensi, chiudendo la settimana al 14,1% in netta risalita; al 10,5% invece, seppur in lieve flessione, prosegue il buon momento elettorale per Forza Italia. Staccati tutti gli altri, a cominciare da Azione di Calenda al 3,6% (+0,2%), La Sinistra al 3% (-0,2%), Italia Viva Renzi al 2,6% (-0,1%) e Più Europa al 2,2%, appena davanti ai Verdi all’1,5% da poco con nuova leader in Parlamento Rossella Muroni.
SONDAGGI POLITICI, METÀ DEGLI ITALIANI VUOLE IL LOCKDOWN
Sempre sul fronte sondaggi Tecné ma in merito ai principali leader politici del Paese, è ancora in crescita il neo-Premier Mario Draghi al 61%, quasi doppiando Matteo Salvini al 33,2% e Giuseppe Conte al 35%: al secondo posto però regge e sale ancora Giorgia Meloni (39,9%) mentre per Berlusconi al 27,3% e Speranza al 24,5% la “soddisfazione” di aver fatto meglio tanto del ex leader Pd Zingaretti (22,6%) quando dell’ex Premier Matteo Renzi all’11,1%. Altri leader citati nel sondaggio sono Emma Bonino al 21,6% e Carlo Calenda al 18%.
Molto indicativi con l’attualità non solo politica del Paese i sondaggi politici condotti da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera: davanti alle forti difficoltà nel far decollare la campagna vaccinale e con la risalita dei contagi per via delle varianti, gli italiani per il 44% degli intervistati preferirebbero un nuovo lockdown duro e generalizzato per fermare l’avanzare della pandemia. Il 65% pensa invece che siano troppe le violazioni delle regole attuali da parte dei cittadini; il 30% crede nelle misure attuali appena rinnovato dal Dpcm del Governo Draghi mentre infine il 14% chiede di allentare le restrizioni per far respirare economica e socialità degli italiani.