I SONDAGGI POLITICI E LE INTENZIONI DI VOTO SWG: CALO SCHLEIN, RISALGONO M5S E LEGA

Come ogni inizio settimana, i sondaggi politici condotti da Swg per TgLa7 “scandiscono” l’andamento dei consensi per i principali partiti nazionali: a pochi giorni da una nuova tornata di Elezioni Amministrative, mentre negli ultimi giorni ha dominato la scena anche politica la grave emergenza dell’alluvione in Emilia Romagna, si conferma stabile Fratelli d’Italia, in calo netto il Partito Democratico mentre riprendono quota M5s e Lega.



Le intenzioni di voto realizzate tra il 17 e il 22 maggio scorsi fanno emergere un sostanziale stallo per il partito della Premier Meloni mentre cala la rivale diretta Elly Schlein: 29,7% per FdI (-0,1% rispetto ai sondaggi politici Swg di una settimana fa) mentre Pd scende al 20,9%, -0,4% in sette giorni. Il M5s di Conte sale al 16% (+0,2%), stesso aumento anche per la Lega di Salvini che sale all’8,8%. Forza Italia di Berlusconi resta ferma al 6,7% mentre Azione di Calenda recupera uno 0,2% tornando al 4,3% su scala nazionale: chiudono i sondaggi polititi per La7 l’Alleanza Verdi-Sinistra al 3,5%, Italia Viva di Renzi al 2,7%, PiùEuropa 2,2%, Per L’Italia con Paragone al 2%, Unione Popolare 1,6%. Questa settimana il dato dell’astensione rimane tutto sommato fermo al 37% degli intervistati.



ALLUVIONE, MALTEMPO E TERRITORIO: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI EMG

Nel giorno in cui il Consigli dei Ministri del Governo Meloni ha approvato il decreto con i primi aiuti alle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, i sondaggi politici Emg Different per la Rai mostrano le ultime analisi raccolte nelle interviste tra il 18 e il 22 maggio scorsi, nei giorni purtroppo tragici dell’alluvione in larga parte dell’Emilia. Il 66% degli elettori intervistati si dice preoccupato per ulteriori eventi catastrofici legati al maltempo e al territorio, mentre solo il 21% dice di non essere particolarmente preoccupato.



Nel mare di polemiche tra ambientalisti, istituzioni e governo circa la prevenzione e la sicurezza dei territori a rischio idrogeologico, l’elettorato sembra decisamente convinto dell’urgenza del tema: l’82% è convinto che l’Italia non abbia fatto abbastanza per la messa in sicurezza del territorio, mentre il 9% ritiene che le calamità vadano oltre l’intervento puntuale dello Stato. Da ultimo, a domanda netta sulle cause e origini di eventi come frane-alluvioni-crolli, il 56% ritiene sia derivante da mancata manutenzione del territorio: il 25% dà colpa ai cambiamenti climatici, solo il 9% ad abuso edilizio e 5% alle caratteristiche del territorio.