Il 55% degli intervistati nei sondaggi politici Emg è convinto che il Governo Conte-2 non è né più forte né più debole dopo i risultati delle Regionali che hanno consegnato una vittoria a testa a Centrodestra e Centrosinistra: dello stesso avviso il Premier Conte che durante il vertice di questo pomeriggio a Palazzo Chigi ha puntualizzato «marciamo di corsa, serve un piano di riforme in poco tempo». Alla medesima domanda però il 20% degli intervistati si dice del tutto convinto che Pd-M5s-Iv-LeU siano ora più deboli dopo la catastrofe 5Stelle e la mezza vittoria dem nei risultati complessivi: solo il 12% è convinto che ora la legislatura sia più al sicuro dopo la vittoria di Bonaccini e Santelli. Quello che viene dato come più certo è che dietro ai problemi del Governo vi sia ancora una scelta errata nella strategia, e non l’unica, per il Movimento 5 Stelle: il 32% è convinto infatti che Di Maio abbia sbagliato a dimettersi a 4 giorni dalle Elezioni Regionali, con il risultato di aver indebolito ancor di più l’esecutivo stesso (30% preferisce non rispondere, 38% dà ragione a Di Maio). Addirittura i sondaggi politici di Emg intravedono una possibile conseguenza della crisi interna ai 5Stelle nei prossimi mesi: «secondo lei il Movimento 5 Stelle dovrebbe scindersi in due formazioni, da una parte i sostenitori dell’alleanza con il Pd e dall’altra i sostenitori dell’alleanza con la Lega?», è la domanda posta da Emg agli elettori intervistati. Ebbene, il 54% boccia la previsione, il 19% invece la condivide mentre il 27% non sa rispondere; per gli elettori M5s invece, il 53% allontana la scissione mentre il 31%, non un dato basso, accoglie l’idea di dividersi chi pro Lega e chi pro Pd.
SONDAGGI EMG (30 GENNAIO): CRISI M5S, PER IL 38% È FINITO
Nel pomeriggio si terrà la prima verifica del Governo Conte-2 dopo le Elezioni Regionali 2020 e già per la presenza di Bonafede al posto di Di Maio si può scorgere il cambiamento repentino che il M5s inizia già a dover fare i conti per il proprio futuro. La sconfitta nel voto è stata molto pesante ma assai attesa anche in casa 5Stelle, con i sondaggi politici che oggi confermano il tracollo degli ultimi mesi con quel 14,3% che rende più vicino il partito della Meloni che non il Pd schizzato al 21%. Sempre nei dati commissionati da Agorà per i sondaggi politici Emg è stato chiesto un focus particolare sul Movimento 5 Stelle: secondo il 41% degli intervistati il M5s dopo le Regionali in Emilia Romagna e Calabria è in sostanziale crisi, mentre il 38% è assai più “netto” e catastrofico circa il futuro del partito oggi retto da Vito Crimi, definendo «finito» il Movimento dopo questi ultimi pessimi risultati elettorali. Per l’11% «le Regionali non hanno un valore di rilevanza nazionale» mentre il 10% preferisce non rispondere; se poi si va a porre la stessa domanda agli elettori 5Stelle, allora il 45% ritiene comunque reale la crisi mentre solo il 3% considera “finita” l’esperienza del Movimento 5 Stelle nazionale. Da ultimo, una grossa fetta dei grillini – ovvero il 45% – ritiene che comunque i risultati elettorali non avranno conseguenze sul M5s al Governo con il Pd fino al termine della Legislatura.
EMG ACQUA (30 GENNAIO): LE INTENZIONI DI VOTO
Quelli di Emg Acqua pubblicati stamattina su Agorà sono sondaggi politici a loro modo sorprendenti quelli che si osservano dopo le Elezioni in Emilia Romagna e Calabria della scorsa domenica: secondo l’analisi di Fabrizio Masia, la Lega contiene i danni dopo la sconfitta della Borgonzoni, il Pd guadagna secco un +1% in soli 7 giorni grazie alla vittoria di Bonaccini ma soprattutto il Movimento 5Stelle crolla addirittura al 14,3%, perdendo di fatti gli stessi consensi guadagnati dai compagni di Governo del Partito Democratico. Se a questi si aggiunge il volo di Meloni, lo stallo di Renzi e il calo di Berlusconi, nonostante la vittoria in Calabria, si consegna un quadro che in una sola settimana è decisamente modificato dagli effetti dei risultati post Elezioni Regionali 2020. Addentrandosi nei numeri nel giorno in cui il Governo Conte-2 inizia – con un vertice a Palazzo Chigi – la sua “fase-2”, Salvini e la Lega tengono “botta” dopo la mancata spallata all’esecutivo giallorosso e si piazzano sempre in testa alle intenzioni di voto con il 31,1% dei consensi, appena uno 0,2% perso dopo la sconfitta in Emilia Romagna.
SONDAGGI EMG (29 GENNAIO): CRISI M5S, BALZO DE LA SINISTRA
Di contro, i sondaggi politici di Emg registrano una crescita “boom” del Pd in soli 7 giorni con il 21,2% dei consensi rispetto al 20,1% pre-voto Regionali: l’altra faccia della medaglia nel Governo Conte-2 è però il Movimento 5 Stelle che cala dello 0,9% dopo la batosta elettorale dei candidati M5s Simone Benini e Francesco Aiello in Emilia e Calabria. 14,3% per il partito oggi retto da Vito Crimi e Alfonso Bonafede con lo strascico delle dimissioni di Di Maio ancora piuttosto determinante: di contro, si avvicina sempre di più Giorgia Meloni in crescita stabile con il suo Fratelli d’Italia che anche dopo l’ottimo risultato delle Regionali si porta a casa un 11,5% su scala nazionale nei sondaggi di Masia. Di contro Forza Italia indietreggia, al netto della vittoria di Jole Santelli: 6,1% per Berlusconi, -0,4% rispetto alla scorsa settimana anche se non ne approfitta il suo diretto inseguitore, Matteo Renzi con il 5,1% stabile dopo una campagna elettorale “anonima” per la mancata presenza di Italia Viva nelle rune delle Regionali. A chiudere i sondaggi politici nazionali dopo le Elezioni di domenica ci sono Azione di Calenda al 2,7% in ascesa, la Sinistra al 2,5% e con un ottimo balzo dello 0,4% rispetto alla scorsa settimana; resta invece a 1,8% +Europa, pari merito di Europa Verde e doppiando il nuovo partito di Giovanni Toti (Cambiamo! allo 0,9%) travolto dallo scandalo della sua coordinatrice regionale in Lazio, Gina Cetrone.
Tornano i #sondaggi di #agorarai come ogni giovedì. Ecco le intenzioni di voto nella variazione dell’ultima settimana.
A cura di @FabrizioMasia1 pic.twitter.com/Nxr2iZYkaO— Agorà (@agorarai) January 30, 2020