Cambia l’atteggiamento degli italiani nei confronti della democrazia: una larga parte non nasconde una certa delusione per come è attuato il sistema di governo. Lo certifica “Gli italiani e lo Stato“, il Rapporto curato da LaPolis, Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell’Università di Urbino Carlo Bo, con Demos, annoverabile tra i sondaggi politici che ci consentono di andare oltre le intenzioni di voto. Nella valutazione degli italiani il presidente della Repubblica resta la figura ritenuta maggiormente «affidabile». Oltre due terzi dei cittadini esprimono tale fiducia. Merito del lavoro da garante delle istituzioni di Mattarella, che ha dovuto affrontare diverse crisi di governo.
Come evidenziato da Repubblica, ha delineato una sorta di «presidenzialismo implicito», andando ben oltre la sua volontà. Il premierato per la premier Giorgia Meloni rappresenta lo strumento per trasferire questo consenso anche sul governo. In Italia il 55% degli italiani è favorevole all’elezione diretta del capo del governo, ma non è una quota sufficiente in caso di referendum. Questo sondaggio conferma, dunque, la necessità di un leader forte, per compensare la debolezza dei partiti. La convinzione che senza di essi non ci possa essere democrazia prevale tra gli over 50.
SONDAGGI POLITICI, LEADER FORTE E PARTITI: LE OPINIONI DEGLI ELETTORATI
La ricerca di un leader forte, che possa presentarsi da solo ai cittadini, è una prospettiva che rende credibile una democrazia senza partiti soprattutto per gli elettori di Fratelli d’Italia e Lega. Così come di M5s, che era nato come “non partito”. La base di Forza Italia, invece, è confusa, avendo perso il suo leader storico. Invece, gli elettori del Pd esprimono un distacco rispetto a tale idea, del resto è il partito erede di ciò che resta dei partiti di massa della Prima Repubblica. Invece, il premierato, come evidenziato dalla premier Giorgia Meloni, conduce verso la Terza Repubblica.
Se il 58% degli intervistati ritiene che l’Italia abbia bisogno di un leader forte, il 48% pensa che la democrazia possa funzionare senza partiti. Per quanto riguarda la prima domanda, la percentuale sale all’85% tra gli elettori di FdI, al 71% per quelli della Lega e al 60% per M5s e FI. Invece, si attesta al 35% per il Pd. Per quanto riguarda il funzionamento della democrazia senza partiti, la percentuale più alta si registra tra gli elettori grillini (55%), a seguire Lega (51%), FdI (47%), FI (40%), ultimo Pd (27%).