POLITICA IN VACANZA, COSA DICONO I (POCHI) SONDAGGI POLITICI DI INIZIO AGOSTO; CENTRODESTRA SEMPRE AL TOP, LIEVE RECUPERO DEL M5S
L’ultimo CdM, le ultime riunioni del Parlamento, leader verso le vacanze: la politica si ferma in vista del Ferragosto e cosi anche i sondaggi politici subiscono una brusca frenata nell’analisi dei consensi. Per dire, la consueta Supermedia YouTrend in arrivo ogni venerdì “salta” un turno visto che negli ultimi 7 giorni non sono emersi praticamente nuovi sondaggi sul fronte nazionale. Non saranno vacanze per gli uomini e le donne del Governo vista la duplice emergenza internazionale in corso sia nel Medio Oriente (dove si attende a ore un attacco dell’Iran contro Israele) sia in Ucraina dopo l’attacco di Kiev direttamente nel territorio russo.
Restano dunque pochi i dati da riassumere sui sondaggi politici per questo inizio agosto, legati sostanzialmente all’ultima Supermedia emersa 7 giorni fa: la situazione cristallizzata vedeva FdI di Giorgia Meloni calare al 28.8%, rimanendo pur sempre avanti di 6-7% sulla rivale diretta, ovvero Elly Schlein con il Pd che ancora perdeva terreno fino al 23,1% su base nazionale. Unico partito in decisa risalita era il M5s di Giuseppe Conte che prima delle vacanze estive risaliva la china fino all’11,3%, staccando sia Lega (8,4%), sia Forza Italia all’8,9%.
CRISI EUROPA, I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA DOPO LE EUROPEE: 26% NON HA VOTATO PER RABBIA
Con un Centrodestra comunque sempre in piena forma sul profilo delle coalizioni (47% contro il 40% basso del “campo largo”), i sondaggi politici di inizio agosto raccolti da YouTrend con la Supermedia danno AVS al 6,4% ancora nettamente davanti a tutti gli altri partiti sparsi della sinistra. Si tratta di Azione con Calenda al 3,2%, Renzi con Italia Viva al 2,3%, PiùEuropa di Bonino e Magi all’1,8%, Santoro con Pace terra e dignità all’1,3%. La quarta e ultima “costola” del Centrodestra, Noi Moderati di Lupi, resta in fondo alla classifica con lo 0,8% di consensi.
Chiudiamo la nostra rassegna quotidiana sui sondaggi politici elettorali con una recente indagine compiuta da Euromedia Research sui risultati dell’affluenza (e dello sconforto) dell’elettorato italiano alle ultime Elezioni Europee 2024: rivolgendosi a chi si è detto astenuto nel voto di inizio giugno, il 42% ammette di non aver votato per “sconforto” visti gli scenari dell’Ue in questi ultimi anni. Il 26,6% era sostanzialmente arrabbiato con le scelte dei vari partiti italiani ed europei, l’11,5% vorrebbe un vero cambiamento nel destino politico Ue che ancora non intravede. Visti gli ultimi accadimenti, con la Commissione Europea che ha dato il via libera (senza consultare nessuno) all’attacco ucraino verso il territorio russo – col rischio di elevare ulteriormente la guerra e allontanare il percorso di pace – lo “sconforto” manifestato dall’elettorato potrebbe essere ulteriormente accresciuto in uno scenario di generale sfiducia verso le istituzioni Ue.