Nelle stime dei sondaggi politici nazionali di Euromedia – su La Stampa del 31 agosto, dati del 28 agosto – si conferma il trend che appare anche da diverse rilevazioni pre-Regionali: il Centrodestra è in netto vantaggio, la Lega non è più l’unica grande forza nella coalizione e il Movimento 5 Stelle non riesce ad elevarsi sopra il 15%. I sondaggi al 28 agosto su base nazionale individuano un 25,2% di consensi per il Carroccio, segue staccato il Pd al 20,4% mentre Di Maio e Crimi non vanno oltre il 15,3%: tallona ad una sola lunghezza di distanza Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (14,3%), mentre Forza Italia è in lieve risalita al 7,2%. Tra i partiti più “piccoli”, male ancora Renzi con Italia Viva al 3,3%, mentre è “boom” di Azione-Calenda con il 4,2%, risultato più alto nei sondaggi dalla sua fondazione. Chiudono poi +Europa all’1,5%, Verdi all’1,1%, Mdp-Articolo 1 allo 0,6%, Sinistra Italiana+altri di sinistra insieme valgono il 6,1%. In termini di coalizione, con il 39,4% di astenuti sempre da monitorare, ci sono il Centrodestra al 47,5%, il Csx al 31,1% e la formazione grillina che ad oggi vale la metà dei “rossi” con i quali è alleato al Governo. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI REGIONALI MARCHE

La Regione Marche sta per diventare una ex “roccaforte rossa”? I sondaggi politici disegnano un quadro preciso a meno di un mese dalle elezioni regionali. Secondo il sondaggio Winpoll-Cise realizzato per il Sole 24 ore tra il 25 e il 27 agosto, il candidato di centrodestra Francesco Acquaroli è in vantaggio su quello di centrosinistra Maurizio Mangialardi di quasi 16 punti. Se infatti l’esponente di Fratelli d’Italia è al 51,8%, quello del Pd invece è stimato al 36,1%. Distante il candidato del Movimento 5 Stelle Gian Mario Mercorelli, che non riesce a sfondare il muro del 9 per cento. Il candidato M5s è infatti attestato all’8,9%. Proprio gli elettori grillini potrebbero fare da ago della bilancia, ma un ruolo decisivo potrebbero averlo soprattutto gli indecisi, visto che sono il 24% del campione. Limitato dunque il bacino elettorale del M5s a cui potrebbe puntare il centrosinistra per colmare il divario con la coalizione di centrodestra. L’impresa è ancor più complicata se teniamo conto della legge elettorale prevista nelle Marche, dove non è previsto il voto disgiunto, che avrebbe permesso al M5s di puntare ai voti di lista, ma sacrificando quelli per il candidato presidente a favore del Pd.



SONDAGGI TERMOMETRO POLITICO (28 AGOSTO): M5S FRENA

Anche a livello nazionale il centrodestra avanza mentre il centrosinistra e M5s arrancano nei sondaggi politici. La Lega infatti resta il primo partito, mentre Fratelli d’Italia ha ingaggiato un testa a testa col Movimento 5 Stelle secondo la rilevazione di Termometro politico del 28 agosto. Il partito di Matteo Salvini è al 27,3 per cento dei consensi, seguito dal Pd con il 20,4%. Invece il partito di Giorgia Meloni è al 14,4% proprio come M5s. Forza Italia riesce a salire al 6,2&, mentre Azione di Calenda sorpassa Italia Viva col suo 3,4% contro il 3% del partito di Matteo Renzi. Invece la Sinistra è data al 2,7%. C’è poi Italexit di Paragone con il 2 per cento, più avanti di +Europa (1,4%), Verdi (1,2%) e il Partito Comunista (1%). Gli altri partiti tutti insieme sono dati al 2,6%. A fronte di questi dati forniti da Termometro politico, il Governo si attesta al 40,5%, mentre il centrodestra unito al 47,9%. Ma emerge anche una battuta di arresto del Movimento 5 Stelle dopo diverse settimane di crescita.

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