Dopo aver analizzato i sondaggi politici sulle elezioni in Toscana, andiamo a scoprire i dati sul voto nelle Marche grazie alle rilevazioni di Ipsos per il Corriere della Sera. Qui lo scenario sembra ormai ben delineato: il candidato presidente del Centrodestra, Francesco Acquaroli, ha ben 14 punti percentuali di vantaggio sullo sfidante di Centrosinistra, Maurizio Mangialardi. Passando ai dati, Acquaroli è dato al 49%, mentre Mangialardi si attesta al 35,8%. Nessuna possibilità di rimonta per gli altri candidati, a partire dall’esponente del Movimento 5 Stewlle: Gian Mario Mercorelli non va oltre il 10,1%. E la candidatura grillina in solitario potrebbe costare caro a Mangialardi, considerando che in caso di ticket giallorosso le percentuali sarebbero diverse. Elevata la percentuale degli indecisi, quotata al 17,2%. (Aggiornamento di MB)
SONDAGGI POLITICI, I DATI SULLE REGIONALI IN TOSCANA
Dopo aver visto ieri la Puglia, oggi è la Toscana ad essere scandagliata dai sondaggi politici Ipsos di Nando Pagnoncelli in vista delle Elezioni Regionali del prossimo 20-21 settembre: prima del silenzio elettorale, i sondaggi promossi tra il 28 agosto e il 1 settembre portano all’evidenza come anche per la Toscana la battaglia sarà all’ultimo voto, il che è clamoroso se si pensa alla roccaforte rossa che è sempre stata la Regione tirrenica. Se però in Puglia il vantaggio lieve è per il Centrodestra con Fitto davanti a Emiliano, in Toscana è il Pd ad avere un piccolo vantaggio ma la Lega cresce fortissima e Susanna Ceccardi sta dimostrando di avere maggiori possibilità di quante ne aveva avute la Borgonzoni in Emilia Romagna. I sondaggi Ipsos vedono Eugenio Giani al 42,6%, mentre la candidata di Salvini insegue vicinissima al 41,5%: male il Movimento 5 Stelle con Irene Galletti al 9%, Tommaso Fattori (Toscana a Sinistra) al 3,9%, Roberto Salvini (Patto per la Toscana) all’1,3%, Marco Barzanti (Comunisti Italiani) 0,4%, Salvatore Catello (Partito Comunista) 0,7%, Tiziana Vigni (Movimento 3 V) 0,6%.
SONDAGGI TOSCANA (1 SETTEMBRE): LE LISTE E LE COALIZIONI
Ma è sulle liste che si assiste alla possibile “svolta storica” in Toscana, al netto delle considerazioni nazionali che potrebbero giungere con un Giani sconfitto dalla Ceccardi: il Centrodestra (già avanti nei sondaggi politici in Liguria, Puglia, Marche, Veneto) con il 42,9% che raccoglierebbe allo stato attuale dei consensi può realmente pensare di scalzare la sinistra alla guida della Regione Toscana fin dalla sua fondazione. Pd al 29,5% resta il primo partito (ma era al 45,9% alle scorse Regionali 2015, 33,3% alle Europee 2019), segue la Lega con il 22,9%, al terzo posto Fratelli d’Italia al 14,1%, mentre Forza Italia al 4,9% viene battuto dal Movimento 5 Stelle al 9,1%. Il partito di Renzi assieme a Più Europa raccolgono il 4,8%, mentre la Sinistra Civica Ecologista si piazza al 3,2%. Sul fronte coalizioni, il Centrodestra con Ceccardi raggiunge il 42,9% dei sondaggi Ipsos, il Centrosinistra con Giani al 40,2%: «il progressivo affievolirsi del senso di appartenenza alle forze politiche storicamente prevalenti nella regione, ha consentito la recente affermazione del centrodestra in sei comuni capoluogo della Toscana (si tratta di Arezzo, Grosseto, Massa, Pisa e Pistoia, Siena) e il sorpasso del centrodestra sul centrosinistra alle elezioni europee del 2019. Insomma, un voto diverso dal passato non rappresenta un tabù. Difficile dunque immaginare l’esito della consultazione in Toscana», commenta Pagnoncelli sul voto toscano oggi sul Corriere della Sera.