Gli italiani vogliono il salario minimo perché ritengono che il lavoro in Italia sia “sottopagato“. Lo rileva l’ultimo dei sondaggi politici di Euromedia Research per La Stampa, secondo cui oltre il 75% del campione interpellato è favorevole ad uno stipendio base di almeno 1.400 euro al mese. Sempre secondo i recenti rilevamenti effettuati dalla società di cui è direttrice Alessandra Ghisleri, è il 37,3% degli intervistati a ritenere che il lavoro nel nostro Paese sia sottopagato: si tratta della percentuale più alta tra tutte le opzioni fornite dagli intervistatori. Infatti, solo il 16,8% lo ritiene “qualcosa che porta dignità alla persona”, mentre per il 13,1% è “un’emergenza”.



Per la sondaggista questa fotografia è legata al fatto che negli ultimi anni il lavoro ha superato nelle preoccupazioni degli italiani quelle legate alla pandemia Covid e al rialzo dei prezzi dell’energia. Infatti, al termine dell’anno scorso, al primo posto delle preoccupazioni degli italiani c’era la possibilità di rispettare le scadenze per il pagamento delle bollette (36,3%), a seguire la salute (27,3%) e solo al terzo posto il lavoro (21,8%).



SONDAGGI POLITICI, LAVORO PRIORITA’ PER ITALIANI

Il lavoro, dunque, è diventato il primo tra i pensieri e le priorità degli italiani. Un giovane su due ha denunciato lo sfruttamento. Ora ben più del 70% degli italiani condivide la proposta del salario minimo, ma soprattutto elettori di maggioranza e opposizione sono uniti sulla questione delle paghe. Infatti, per quanto riguarda la cifra simbolo di 1.400 euro, il 46,4% apprezza la soluzione in toto, mentre il 29,3% solo se supportata con incentivi alle imprese. Resta da capire se quella cifra sia lorda o netta, una questione sensibilmente rilevante per chi deve fruirne.



Il sondaggio di Euromedia Research presentato da Alessandra Ghisleri su La Stampa ha posto anche la questione del Reddito di cittadinanza, oltre a quella del salario minimo. Circa il 40% considera utile la misura voluta da M5s, ma ma ritiene che sia stata organizzata in maniera pessima. Tra questi, si collocano pure il 60% degli elettori del Pd. Un cittadino su 4, invece, lo considera uno schiaffo per chi lavora e produce.