Gli ultimi sondaggi politici redatti da Tecné tra il 15 e il 16 aprile scorsi tratteggiano una situazione di “ammucchiata” qualora dovessero tenersi idealmente oggi le Elezioni Politiche nazionali: la Lega di Matteo Salvini prosegue in testa al gruppo dei partiti ma per il momento non “paga” la permanenza al Governo Draghi, il 22% fa restare il primo partito d’Italia con probabilmente qualche punto in più che potrebbe arrivare nei prossimi giorni come “strascico” positivo delle riaperture richieste a gran voce dal Carroccio.



Dietro, gli altri tre partiti principali rimangono tutti in 3 punti percentuali: al 19% il Pd di Enrico Letta, al 18% Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia e al 17% (in crescita dello 0,5%) il Movimento 5Stelle di Conte-Di Maio: sorprende invece Forza Italia che con l’ingresso nel Governo Draghi paga invece sconto positivo in termini di consenso, 10% per il partito di Silvio Berlusconi. Al 3% il partito di CalendaAzione” mentre al 2% pari merito si ritrovano Italia Viva di Renzi, Sinistra Italiana di Fratoianni e i Verdi di Muroni. Solo l’1% per Emma Bonino e PiùEuropa, sesso discorso per Speranza e Bersani.



SONDAGGI SULLE REGIONI: LAZIO E VENETO TOP, LOMBARDIA E PUGLIA KO

Assieme ai sondaggi Tecné, nei medesimi giorni sono stati condotti altri sondaggi politici questa volta di Emg per Adnkronos: lo sguardo è più “locale” dato che viene richiesto giudizio negli intervistati in merito alla gestione della pandemia Covid fin qui da parte delle Regioni. Si scopre così che Trentino, Lazio e Veneto vengono considerate dai propri cittadini con standard “alti”, mentre c’è delusione per Lombardia, Puglia e Sicilia. Valutando una media di scala da 0 a 10 come a scuola, i voti per le Regioni vedono questa classifica aggiornata al mese di aprile: 7,5 per il Trentino Alto Adige, 7,19 per la Regione Lazio amministrata dal Centrosinistra di Zingaretti. Al terzo posto Zaia con il Veneto (6,90) mentre la Liguria di Toti prende 6,79, appena davanti al Molise di Toma (6,67), entrambi Centrodestra. 6,53 per la Basilicata di Bardi, 6,09 all’Emilia Romagna di Bonaccini (Pd), mentre appena insufficienti Marche (5,97), Piemonte (5,96), Sardegna (5,86) e Valle d’Aosta (5,80). La Campania di De Luca non convince (5,77) come del resto la Toscana di Giani (5,71) e l’Abruzzo di Marsilio (5,61): considerate invece insufficienti pesantemente dai cittadini rispondenti al sondaggio, Umbria di Tesei (5,41), la Lombardia della giunta Fontana (5,34), Friuli Venezia Giulia di Fedriga (5,26) e la Sicilia di Musumeci (5,11). In fondo alla classifica delle Regioni, la Calabria con 4,79 di media voti e la Puglia di Emiliano e Lopalco fanalino di coda con 4,24.

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