Un M5s in calo ma comunque davanti al Pd, una Lega primo partito ma con distanze minime dagli altri partiti e un Fratelli d’Italia sempre in ascesa: i sondaggi politici stilati da Emg Acqua per la Rai dello scorso 6 maggio vedono ribaltati – uno dei pochi dati nazionali di questo genere – le posizioni dei due alleati nel campo del Centrosinistra (che però proseguono a duellare, non da ultimo per la poltrona di candidato Sindaco a Roma). In termini numerici, la Lega di Salvini resta ancora davanti a tutti con il 22,1% dei consensi, +0,2% rispetto ai medesimi sondaggi del 29 aprile 2021: appena dietro il M5s di Conte con il 19% (-0,5%), attraversato dalle crisi interne (caso Rousseau) e dalle candidature per le Amministrative.
Al terzo posto Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni ancora in crescita (+0,2%) e salita fino al 17,6%, davanti ai Dem di Enrico Letta ancora attardato al 16,8% nonostante un +0,4% in una settimana. Per le altre forze del Paese invece, Forza Italia guida la “pattuglia” dei partiti sotto il 10%: 6,8% per Berlusconi e Tajani, davanti al 4,1% di Italia Viva-Renzi e al 3,2% di Azione-Calenda. Chiudono le intenzioni di voto, Articolo 1-Speranza all’1,6%, Cambiamo-Toti 1,3%, Più Europa 1,1%, Noi con l’Italia 1,1%: altissimo ancora il dato degli indecisi/astenuti, al 40,2% su scala nazionale.
SONDAGGI POLITICI, LA FIDUCIA NEI LEADER: DRAGHI +11% SU CONTE
Dai partiti politici ai leader, la situazione dei sondaggi Emg vede un trend dell’elettorato ancora ben saldo in fiducia sul Premier Mario Draghi dopo 2 mesi dall’ingresso a Palazzo Chigi: 51% degli italiani si fida del Presidente del Consiglio (+1% in 7 giorni), segue nettamente staccata Giorgia Meloni al 43% stabile, Conte al 40% e Zaia al 38%. Il Governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini insegue al 37% dei consensi, davanti ai “duellanti” al Governo Salvini (Lega, 34%) e Letta (Pd, 30%): i sondaggi non premiano Berlusconi ancorato al 28%, davanti a Toti e Fico (25%) e al Presidente di Regione Lazio Zingaretti (24%). In fondo alla “classifica” dei politici più apprezzati, il Ministro Speranza al 22% appena dietro a Calenda (23%) ma davanti a Di Maio (19%), Renzi (14) e Vito Crimi (10%). Nella settimana decisiva, forse, per il “tagliando” del Decreto Riaperture, tiene banco tra i partiti il tema del coprifuoco: è stato chiesto agli italiani se mantenerlo alle ore 22, posticiparlo alle 23 o abolirlo del tutto (nel giorno in cui la Spagna ha eliminato lo stato di emergenza, con annesso coprifuoco). Ebbene, il 25% degli intervistati ad oggi vorrebbe mantenere la regola attuale, ma era il 41% solo nei sondaggi Emg del 29 aprile scorso: cresce il desiderio di uscire e la regole del coprifuoco serale sembra sempre meno “condivisa” nella popolazione. Il 50% lo sposterebbe alle 23 mentre il 22% lo abolirebbe definitivamente con l’arrivo dell’estate.