Nelle ultime intenzioni di voto disponibili e aggiornate – nei sondaggi politici di Index Research per Piazzapulita – la Lega è ancora il primo partito del Paese, con il 24% dei consensi e con un Centrodestra che complessivamente si muove tra il 45% e il 50%. Anche per questo motivo, il “nuovo” Pd di Enrico Letta sta puntando tutto nella sfida interna al Governo Draghi proprio con Salvini e il Carroccio, provando a convincere il M5s a remare dalla stessa parte per creare ancor di più il solco Csx vs Cdx in vista delle prossime Elezioni politiche.



I dem inseguono al 18%, con Fratelli d’Italia appena dietro al 16,6% e M5s in caduta al 15,3%: chiudono poi i sondaggi politici Index anche Forza Italia al 7%, Azione al 3,9%, La Sinistra al 3,8% e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,8%. Sul fronte fiducia, il Governo Draghi vede invece scendere i propri consensi rispetto alla scorsa settimana: per Euromedia Research di Alessandra Ghisleri è al 47% (-10% in 1 mese) mentre per Aqua Group di Fabrizio Masia resta al 40% (-2%), con Noto Sondaggi che lo pone alla stessa cifra con però stabile la fiducia nella persona del Premier Mario Draghi.



VACCINO ASTRAZENECA SÌ O NO?

A pesare anche pesantemente negli ultimi 7 giorni sul consenso del Governo non può non avere giocato un ruolo preminente il “caos” sul vaccino AstraZeneca: dopo la sospensione di lunedì scorso e la riattivazione Ema-Aifa di venerdì, i sondaggi politici condotti da Euromedia mostrano che gli italiani sono rimasti tutt’altro che indifferenti a quanto successo. Alla domanda secca “se lei venisse domani vaccinato con AstraZeneca come si comporterebbe”, il 33,1% delle risposte vede «non mi presenterei e non mi farei vaccinare», un terzo in pratica. Il 29% ammette che il vaccino lo farebbe ma avrebbe comunque paura, mentre il 27% non vede distinzioni tra i vaccini e andrebbe di corsa a farsi fare la somministrazione.



Sempre nel medesimo sondaggio, il 31,1% dei rispondenti considera AstraZeneca un vaccino più pericoloso degli altri, mentre il 49,7% giudica l’intero caos frutto di una campagna mediatica “terrorizzante” che ha danneggiato Az più del dovuto. In ultima analisi, il 51,2% è comunque convinto che dietro al caos AstraZeneca vi sia soprattutto una “guerra tra multinazionali”, piuttosto che un motivo prettamente sanitario (22,6%).